Cibo e curosità
I dolci per il Natale 2024: in Puglia la tradizione non si batte
I consumi della pasticceria sono cresciuti dell’1.5 per cento
Un dato è certo: anche nel prossimo Natale nessuno rinuncerà al panettone. Nonostante all’orizzonte sia in crescita il rivale di sempre, il pandoro, il panettone (nella versione classica o al cioccolato) resta la scelta più amata. Da una fotografia dell’Osservatorio Sigep Natale 2024 by IEG (Italian Exhibition Group), infatti, quest’anno i consumi della pasticceria sono cresciuti dell’1,5 per cento rispetto al 2023, con un aumento degli acquisti che sfiorano gli 11, 4 miliardi di euro. Questo, nonostante il carovita, rispetto al quale i paesi europei hanno reagito in modo diverso. Mentre in Italia e Spagna al ristorante si rinuncia talvolta ad alcune proposte del menù come il dessert, nel resto d’Europa, invece, ci si concentra sulle occasioni esperienziali proprie della pasticceria, massima espressione di edonismo nei consumi fuori casa.
«In Italia i consumi nel settore pasticceria rappresentano il 40,6% sul totale dei consumi nella categoria a livello europeo», ha affermato Matteo Figura, Out of Home Market Expert e direttore area Foodservice per Circana Italia. Ed effettivamente - come emerso dalle interviste realizzate dall’Osservatorio del salone internazionale di gelateria, pasticceria, panificazione, pizza e caffè ai grandi maestri pasticceri – il panettone tradizionale rappresenta ancora un segmento strategico dell’economia delle pasticcerie nonostante, appunto, il cambiamento climatico e il caro prezzi delle materie prime che finiscono per ricadere anche sul consumatore finale. Un balzo che, nel caso del cioccolato, raggiunge il più 50 per cento.
Diverse le tendenze della tavola delle feste, poi, in base alle territorialità. Se, come chiarito da Giuseppe Piffaretti, maestro pasticcere svizzero del Canton Ticino e ideatore della Coppa Mondiale del Panettone, «nei luoghi di confine tra Svizzera e Italia vengono apprezzate le rivisitazioni come il cake con mirtilli, albicocche, uvetta, grappa e castagne», Luigi Biasetto, maestro pasticciere veneto, ha confermato che «il panettone tradizionale è già il più richiesto della zona insieme al pandoro, che sta vivendo una rinascita dopo anni di sofferenza». Anche Marta Boccanera, maestra pasticciera in Roma e vicepresidente APEI (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana), ha evidenziato «i volumi raddoppiati per il pandoro, così come quelle del panettone, fino al 10-15 per cento in più».
Christophe Louie, panettiere-patissier parigino, infine, ha raccontato all’Osservatorio Sigep due grandi novità sui gusti: «Per Natale puntiamo al panettone al caffè con spezie e pera realizzato insieme a Maison Verlet e al panettone con alghe e yuzu pensato insieme a Maison Petrossian per il mondo dell’aperitivo». Qualunque sia la preferenza in fatto di farciture, i numeri parlano chiaro: anche per il Natale 2024 panettone e pandoro saranno i grandi protagonisti della tavola di Natale. E ne siamo tutti contenti.