il caso

Ex Amat, taglio da 3,6 milioni a Taranto

FABIO VENERE

A Palazzo di Città è pronta la delibera per una drastica riduzione per il 2026 delle risorse finanziarie destinate a Kyma Mobilità, l’azienda di trasporto pubblico del capoluogo ionico

Robusta cura dimagrante in arrivo per Kyma Mobilità. Sarà, almeno per ora, solo per il 2026.

La Gazzetta, infatti, ha consultato una proposta di delibera definita dalla direzione Polizia locale ma che rientra nel raggio d’azione dell’assessore comunale alle Società partecipate, Gianni Cataldino. Che, in estrema sintesi, prevede una drastica riduzione per il 2026 delle risorse finanziarie del Municipio destinate all’azienda di trasporto pubblico locale. Il tutto, in particolare, rientra nella modifica al contratto di servizio (peraltro in fase di proroga) che, infatti, prevede un taglio netto di circa 3 milioni di euro.

LE CIFRE In particolare, la decurtazione del contributo del Comune di Taranto nei confronti dell’ex Amat ammonta a 3 milioni 660mila euro euro. Cifra che, nel dettaglio, rappresenta la differenza tra quanto inizialmente previsto dal contratto originario del 2017 e le somme effettivamente erogate dal Comune negli ultimi anni a causa dell’aumento dell’inflazione.

L’INFLAZIONE In particolare, l’Amministrazione comunale ha motivato questo provvedimento evidenziando come, tra il 2022 e il 2023, si sia verificata una crescita esponenziale delle compensazioni dovuta alla spirale inflazionistica post pandemia, che ha fatto lievitare il contributo totale versato dal Municipio per il trasporto pubblico locale con gli autobus e, in minima parte, anche per i collegamenti delle idrovie. Che, infatti, è complessivamente passato dai 18 milioni 420mila euro iniziali fino ai 22 milioni 81mila euro corrisposti nell’anno che sta per concludersi (2025), facendo così registrare un incremento del 19,87 per cento. Secondo l’analisi tecnica riportata nella proposta di delibera, che sarà poi discussa dal Consiglio comunale, a quest’aumento dei ricavi derivanti dalle compensazioni per obblighi di servizio pubblico non è corrisposta una variazione di pari entità nei costi di funzionamento effettivamente sostenuti da Kyma Mobilità nello stesso periodo, determinando così un vantaggio economico reale per l’azienda rispetto alla situazione precedente all’emergenza Covid. Che il Municipio intende ora riequilibrare per salvaguardare, a sua volta, i propri bilanci.

SOLO PER QUEST’ANNO Per attuare questa “cura dimagrante“, la proposta prevede di derogare parzialmente al meccanismo di adeguamento all’inflazione secondo i dati Istat solo per il 2026, stabilendo convenzionalmente una rivalutazione monetaria ridotta al 50 per cento rispetto a quella effettiva, pari a 1 milione 804mila euro per il trasporto automobilistico e 26mila euro, invece, per quello marittimo. Di conseguenza, le somme totali che il Comune di Taranto verserà a Kyma Mobilità, per l’intero 2026, saranno fissate a 19 milioni 963mila euro per il trasporto su gomma e 287mila 968,70 euro per quello via mare (le cifre includono le risorse rimborsate dalla Regione ma veicolate da Palazzo di Città), segnando un netto passo indietro rispetto ai picchi del biennio precedente.

IL TAGLIO DEL 2024 Ma non è finita qui. Ulteriori risparmi per il socio unico, ovvero per il Comune di Taranto, deriveranno anche dall’entrata a regime dell’eliminazione, già decisa a partire dal 1° luglio 2024, di ogni corrispettivo aggiuntivo per l’esercizio delle cosiddette “linee socialmente utili“, ovvero di quei percorsi considerati dalla stessa società improduttivi, che devono essere comunque garantiti dall’azienda, ma senza oneri extra per il Comune. Il tutto, in questo caso, per 1,5 milioni di euro.

PARCHEGGI In realtà, è in arrivo da parte dell’Amministrazione comunale un ulteriore taglio nei confronti dell’ex Amat (da cui, per la cronaca, il Municipio nel 2024 ha già prelevato oltre 3 milioni di euro dagli utili aziendali). Ma, in questo caso, di cosa si tratta? Entro gennaio, secondo fondate indiscrezioni, verrà infatti discussa un’altra proposta di delibera che ridurrà l’aggio riconosciuto a Kyma Mobilità per la gestione dei parcheggi a pagamento. Attualmente, infatti, il Comune di Taranto incassa appena il 16 per cento dei proventi delle “strisce blu” (l’84 per cento finisce invece nelle casse dell’ex Amat) ma, quando questa delibera verrà approvata, il Municipio arriverà ad incamerare quasi il doppio, passando dal 16 al 30 per cento.

GLI OBIETTIVI Questa rinegoziazione urgente del contratto di servizio dell’ex Amat che ha nel complesso una buona situazione finanziaria, motivata dalla necessità di non pregiudicare la stabilità finanziaria dello stesso Comune, si inserisce in un quadro di revisione complessiva dei rapporti tra il Municipio e le sue partecipate. Che ora vede il Comune assumere un ruolo sempre più rigido nel monitoraggio delle prestazioni e dei flussi finanziari verso le società “in house.” E in questo caso ogni riferimento all’ex Amiu, e ai suoi debiti milionari, è puramente voluto.

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