Venerdì 03 Ottobre 2025 | 17:15

Grottaglie, cade dal marciapiede e muore: condannato un ex funzionario comunale 71enne

 
ALESSANDRA CANNETIELLO

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ALESSANDRA CANNETIELLO

Grottaglie, cade dal marciapiede e muore: condannato un ex funzionario comunale 71enne

È stato condannato a 4 mesi con pena sospesa per la morte di una donna avvenuta il 7 maggio 2018 dopo essere precipitata da oltre un metro di altezza

Venerdì 03 Ottobre 2025, 14:58

È stato condannato a 4 mesi con pena sospesa un 71enne ex funzionario del Comune di Grottaglie per la morte di una donna avvenuta il 7 maggio 2018 dopo essere precipitata da oltre un metro di altezza. A deciderlo è stato il giudice Elvia Di Roma che ha inflitto una pena decisamente più bassa dei 2 anni formulati dalla pubblica accusa.

Secondo la procura ionica che nei confronti dell’imputato aveva contestato il reato di omicidio colposo, il 71enne nel suo ruolo aveva l’obbligo di impedire quell’evento predisponendo tutti i dovuti accorgimenti per garantire la sicurezza nell’area. Più precisamente, per l’accusa, l’assenza del «muro di sostegno», di un dissuasore o di «strutture di protezione» in quel tratto di strada era necessario ed era stato determinante nell’incidente che ha causato il decesso della malcapitata.

Una tragedia sulla quale i familiari della vittima hanno chiesto fin da subito risposte denunciando l’accaduto: nel processo hanno infine deciso di costituirsi parte civile assieme al comune di Grottaglie rispettivamente attraverso gli avvocati Diego Maggi e Ciro Buccoliero.

Quel giorno la donna stava camminando lungo il tratto di via Portelle delle Ginestre quando improvvisamente aveva perso l’equilibrio cadendo da un’altezza di 1,30 metri e piombando infine sul piazzale sottostante di via Petrone. La vittima precipitò e finì per sbattere la testa contro il marciapiede, morendo sul colpo.

Le indagini della magistratura si concentrarono anche sugli esiti dell’autopsia disposta sul corpo della donna: il consulente concluse infatti che quella lesione alla testa le era stata fatale. Per il medico legale, insomma, la vittima non era caduta in seguito a un malore, né aveva malattie pregresse che spiegassero la morte diversamente da quel terribile impatto. Una lettura che evidentemente il giudice ha condiviso decidendo per la condanna dell’imputato.

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