Ambiente svenduto
«La diossina nelle pecore abbattute non proveniva dall'ex Ilva»
I legali dei Riva: non ci sono evidenze scientifiche
«Non c’è la certezza scientifica che gli inquinanti ritrovati negli animali abbattuti provenissero dall’ex Ilva». È quanto ha sostenuto in aula l’avvocato Carmine Urso difensore di uno dei fiduciari coinvolti nella maxi inchiesta «Ambiente svenduto» per sul disastro ambientale e sanitario generato secondo l’accusa dalle emissioni del siderugico tarantino durante la gestione Riva. L’avvocato, dinanzi al giudice per l’udienza preliminare Francesco Valente che dovrà decidere se rinviare o meno a giudizio i 22 imputati, ha infatti evidenziato che i periti nominati dalla magistratura tarantina hanno commesso una serie di errori nel corso delle analisi dei campioni prelevati arrivando così a conclusioni altrettanto sbagliate: «La diossina e i Pcb trovati nelle pecore – ha quindi dichiarato il legale tarantino – non provengono dalla fabbrica tarantina».
Ieri mattina, nel tribunale di Potenza, la discussione dell’avvocato Urso è durata ben 4 ore e proseguirà anche nella prossima udienza. Come detto sono 22 le persone che rischiano di finire nuovamente a processo dinanzi alla magistratura lucana, dopo la decisione della corte d’assise d’appello di Taranto di trasferire il procedimento a Potenza...
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