Ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato il 23enne originario della Costa d’Avorio finito in carcere lo scorso 25 marzo con l’accusa di tentato omicidio per aver accoltellato un 39enne tarantino, trovato con diverse ferite dagli agenti della Volante in un edificio in via Leonida. Dopo il decreto che disponeva nei suoi confronti il giudizio immediato gli avvocati Teresa Parente e Mariagrazia Stigliano hanno optato per il rito alternativo che prevede in caso di condanna lo sconto di un terzo della pena.
Tutto era nato da un incontro intimo durante il quale il 23enne affermò di essere stato filmato...
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