la sentenza
Massafra, molestie sessuali sull'autobus: per un 28enne condanna a 2 anni con pena sospesa
Dopo aver ricevuto il rifiuto secco della ragazza, l’uomo ha afferrato la vittima e infine allungato le mani
È stato condannato a 2 anni di reclusione con pena sospesa il 28enne di Massafra finito ai domiciliari alcuni mesi fa con l’accusa di violenza sessuale: l’uomo, infatti, era stato raggiunto e fermato dai carabinieri, lo scorso gennaio, al capolinea di un autobus extra urbano della Ctp, dopo che l’autista del mezzo aveva raccolto la richiesta di aiuto di una giovane passeggera e chiesto il loro intervento. A emettere la sentenza nel processo con rito abbreviato, è stato il giudice Gianna Martino che ha inflitto una pena decisamente più bassa dei 3 anni e 8 mesi chiesti dal pm Marco Colascilla Narducci. Il magistrato ha inoltre ordinato l’immediata scarcerazione dell’imputato. Il risarcimento nei confronti della vittima, costituita nel procedimento attraverso l’avvocato Domenico Bavaro, dovrà essere quantificato in sede civile.
Difeso dall’avvocato Marcello Ferramosca, l’uomo era accusato di aver avvicinato la ragazza ancor prima di salire sul bus: la giovane si trovava con un’amica alla fermata quando era stata avvicinata dall’imputato che le aveva rivolto apprezzamenti pesanti.
A quelle “avances” verbali la giovane aveva reagito prontamente chiedendo al 28enne di smetterla: il massafrese si era inizialmente scusato ma pochi minuti dopo, all’arrivo dell’autobus, secondo l’accusa, aveva tentato un approccio fisico durante la salita sul veicolo. Mentre le due amiche erano intente a entrare sul bus, dandogli le spalle, l’uomo avrebbe afferrato la vittima e infine allungato le mani. Non solo. Per la procura, l’imputato non si erano limitato a imporre questo primo repentino contatto, ma in quei brevi istanti ne aveva cercato un ulteriore, rapidissimo, ancora più spinto. Ancora frastornata e spaventata, la vittima ha finto che andasse tutto bene, sedendosi come se niente fosse accaduto per non allarmare il massafrese. Solo dopo alcune fermate si è avvicinata con discrezione al conducente per informarlo di quanto accaduto e chiedendo il suo intervento.
L’autista ha immediatamente allertato le forze dell’ordine senza destare alcun sospetto nel 28enne che, infatti, ignaro di quanto stava per accadere è rimasto tranquillamente seduto al proprio posto non immaginando cosa sarebbe accaduto da lì a poco: quando il mezzo è arrivato a Taranto, ad aspettarlo c’erano infatti i militari dell’Arma che lo hanno identificato e infine arrestato.