Finisce sotto processo per violenza sessuale un 42enne leccese accusato di avere molestato la figlia e la nipote.
Il gup Alessandra Sermarini ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero Erika Masetti.
L’inizio del processo è previsto per il prossimo 11 luglio, dinanzi ai giudici in composizione collegiale.
Intanto, nel corso dell’udienza preliminare, la figlia e la nipote dell’uomo si sono costituite parte civile con gli avvocati Raffaele Benfatto e Paolo Marseglia.
L’imputato risponde dell’accusa di violenza sessuale aggravata. Assistito dall’avvocato Piero Antonio Romano potrà difendersi dalle accuse nel corso del dibattimento.
I fatti si sarebbero verificati fino al mese di luglio del 2018.
Secondo l’accusa, il 42enne leccese (di cui omettiamo le generalità a tutela della privacy delle persone coinvolte nella vicenda) avrebbe molestato la nipote che aveva 14 anni all’epoca dei fatti. Gli abusi sessuali si sarebbero verificati dopo i pranzi in famiglia, durante il riposo pomeridiano, quando si trovavano nello stesso letto. La ragazza venne anche sentita, attraverso l’ascolto protetto nell’ambito dell’incidente probatorio, tenutosi presso la Procura per i minorenni.
In base all’ipotesi accusatoria, il 42enne avrebbe molestato, negli anni precedenti, anche la figlia, quando era minorenne. Quest’ultima (oggi 21enne) avrebbe trovato il coraggio di sporgere denuncia contro il padre, dopo essere venuta a conoscenza anche degli abusi subiti dalla cugina.
Secondo l’accusa, tra il 2016 ed il 2017, la figlia sarebbe stata costretta a subire atti sessuali per mano del padre, tra le mura domestiche, mentre dormiva nel proprio letto.
Le accuse nei confronti dell’imputato verranno vagliate nei prossimi mesi nel corso del processo.