«Primarie per scegliere il candidato sindaco di Taranto»: la proposta arriva da Gianni Liviano, ex consigliere regionale, ora riferimento di Demos, componente progressista vicina alla Comunità di Sant’Egidio. L’ipotesi di una convocazione dei gazebo arriva in una fase nella quale la coalizione di centrosinistra è in piena discussione per delimitare i confini dell’alleanza e per iniziare a valutare le proposte di candidatura per il dopo Melucci.
«La parola primarie è nel Dna del Pd»: il deputato Ubaldo Pagano, che segue le vicende ioniche da vicino, non chiude a questa formula. Ma analizza la prospettiva sul piano strettamente organizzativo e pratico: «Un dem non potrà mai essere contrario alla consultazione, essendo anche nel nostro statuto. Bisogna però ponderare bene la tempistica: è molto probabile che si voti l’11 maggio. Di conseguenza le liste della coalizione dovranno essere presentate entro l’8 aprile prossimo. Con spazi così stretti quando dovremmo convocare i nostri elettori? Dobbiamo affrontare questo passaggio con grande responsabilità», aggiunge riflettendo su un'opzione metodologica che creerebbe una mobilitazione dal basso a sostegno del nuovo candidato. E poi puntualizza: «La coalizione è il bene primario», avvertendo che stare uniti è un mantra per Elly Schlein, autodefinitasi «testardamente unitaria» anche nei momenti di maggiore frizione con i pentastellati e i liberal-democratici come Renzi e Calenda. E su questo fronte, il dialogo con i 5S è già avviato, anche grazie alle interlocuzioni in corso tra il segretario regionale dem Domenico De Santis e il collega grillino Leonardo Donno: «Ci auguriamo che i 5s facciano parte della coalizione. I temi di Taranto e delle sue emergenze ci accomunano ormai da anni. Il totocandidato? Tutti i nomi in campo sono di ottimo profilo…», conclude Pagano.
In città infine proseguono gli incontri e le trattative, mentre sono sul tavolo del campo largo le proposte di candidatura a sindaco di Piero Bitetti (Con, civica vicina al governatore Emiliano), del dem Mattia Giorno, del manager della Sanità Michele Conversano e del senatore contiamo Mario Turco (il cui eventuale impegno diretto dovrebbe passare da un confronto nazionale).