TARANTO - Torneranno sulla postierla «via Nuova» le otto statue della processione dei Misteri. Il prossimo Venerdì Santo i perdoni incappucciati e scalzi torneranno per le caratteristiche vie del centro storico in occasione dei 350 anni dalla fondazione dell’Arciconfraternita del Carmine e a distanza di 10 anni dall’ultima volta, quando si celebravano i 250 dalla donazione delle statue del Cristo Morto e dell’Addolorata alla congrega da parte della famiglia Calò. E anche il percorso del 2025 sarà lo stesso del 2015.
La decisione si deve alla volontà della confraternita, che il 20 novembre ha deliberato lo svolgimento della processione eccezionalmente in Città Vecchia per la Pasqua 2025. Superate tutte le fasi autorizzative, a cominciare dal nulla osta dell’arcivescovo monsignor Ciro Miniero, fino a quello del Comune, gli ultimi mesi sono trascorsi velocemente tra riunioni e sopralluoghi. Accanto al priore della confraternita del Carmine, Antonello Papalia, anche le altre congreghe.
«Tagliamo insieme un nuovo importante traguardo - commenta il priore Papalia - e lo facciamo anche grazie all’impegno e all’attenzione di tutte le parti interessate. Il Comune sta infatti profondendo grande volontà nel rendere la Città Vecchia accessibile al percorso delle processioni e all’afflusso dei pellegrini nei giorni della Settimana Santa. Tutto procede al meglio, in un clima di assoluta collaborazione che ci ha permesso di evidenziare le criticità legate ai cantieri e alla scarsa illuminazione in alcuni punti che saranno interessati dal percorso della processione, e di ottenere soluzioni tecniche praticabili che consentiranno il sereno svolgimento di tutti i Riti e delle manifestazioni della pietà popolare. Ci siamo subito resi conto del differente approccio con l’amministrazione rispetto a dieci anni fa, quando non ottenemmo lo stesso tipo di collaborazione».
Dopo un Natale all’altezza dei più bei borghi illuminati a festa, in attesa di un San Valentino che si preannuncia tanto romantico quanto suggestivo nei vicoli, la Città Vecchia si prepara dunque a vivere una Pasqua mistica, verso quella che si spera possa essere la sua “rinascita” definitiva.
«Ci ritroveremo - dice Papalia - in un tessuto socio-economico diverso, con un positivo risveglio delle attività commerciali e tante iniziative sull’isola che, siamo certi, contribuiranno alla buona riuscita della processione».
Il priore è consapevole dei possibili “limiti” di alcuni tratti del percorso, ma insieme alla confraternita e al Comune ha già pensato anche a questo: «Prepareremo degli avvisi, suggerendo ai pellegrini l’itinerario giusto per loro. Ad esempio, ad una famiglia con bambini e passeggini, consiglieremo il tratto in cui la processione è in via Garibaldi, che, secondo il percorso in città nuova, coinciderà con il momento in cui le statue sono in via di Palma, rispetto alla quale è più ampia. Diversamente, si potrà assistere alla processione anche su via Duomo, pur essendo più stretta, ma comunque a misura di statue. I Misteri, del resto, sono nati in Città Vecchia, e il percorso delle statue è pensato per questi vicoli. A livello emozionale sarà estremamente coinvolgente».
Questo il percorso del troccolante e del resto del corteo dopo l’uscita dalla chiesa del Carmine: via d’Aquino, Ponte Girevole, Discesa Vasto, via Garibaldi, Postierla via Nuova, via Duomo verso San Cataldo. Qui: sosta. Al rientro: via Duomo, piazza Castello, Ponte Girevole, via d’Aquino, Carmine.