il caso
Nuove concessioni balneari, nessun dietrofront a Ginosa
Il sindacato degli operatori farà opposizione alla delibera: è illegittima. Il sindaco Parisi: «Invitiamo chi è interessato a presentare le offerte»
GINOSA - Nuove concessioni balneari a Marina di Ginosa: la gara non è sospesa, si va avanti senza alcun passo indietro.
Nella giornata di ieri, il Tar di Lecce si è finalmente pronunciato sul ricorso che era stato presentato da alcuni concessionari marinesi contro il Comune di Ginosa, ente che nei mesi scorsi aveva approvato un avviso pubblico sulla procedura di assegnazione delle concessioni demaniali marittime.
Impugnando quel provvedimento, circa 12 concessionari balneari ne chiedevano l’immediato annullamento, contestando inoltre di non avere a disposizione tempo sufficiente per poter smontare le proprie strutture posizionate sul litorale ionico entro il limite temporale indicato, ovvero la giornata di oggi (31 dicembre).
I giudici del Tribunale amministrativo regionale, in sintesi, si sono espressi proprio su questo aspetto della vicenda, accogliendo l’istanza presentata dai balneatori e rimandando la discussione al prossimo 22 gennaio.
Nessun dietrofront, invece, sulla gara per l’assegnazione delle nuove concessioni balneari predisposta dal Comune che adesso può tirare un altro sospiro di sollievo: «Di questo non siamo sorpresi, anzi, avevamo previsto tutto» ha riferito alla Gazzetta il sindaco di Marina di Ginosa Vito Parisi.
«Ora si va avanti con fiducia e invitiamo tutti i soggetti interessati a presentare le proprie offerte perché c’è ancora tempo per farlo. Nel corso dei mesi - ha ribadito lo stesso Parisi - non abbiamo fatto altro che seguire la strada già tracciata dalla sentenza del Consiglio di Stato, che ha imposto di applicare la direttiva Bolkestein, bandendo nuove gare per l’affidamento delle concessioni balneari e ponendo un punto fermo sulla questione».
«Abbiamo ottemperato a questa sentenza e bandito la gara, la cui scadenza è stata prorogata fino al 7 gennaio 2025 - ha aggiunto Parisi -. Ciò, al fine di riscontrare da parte degli uffici comunali competenti le numerosissime richieste di informazioni e sopralluoghi pervenute da parte degli interessati al bando, anch’esse prorogate fino all’11 dicembre scorso».
«La procedura pubblica è stata strutturata al fine di tutelare tutti gli imprenditori e assicurare la massima trasparenza. Per garantire questo, abbiamo chiesto la collaborazione della Prefettura di Taranto e le prime interlocuzioni sono state già avviate. I ricorsi – ha chiarito il primo cittadino di Ginosa – me li aspettavo senza temerli ma rischiavano di farci perdere tempo prezioso. La strada normativa è ormai tracciata e gli addetti ai lavori lo sanno. Non c’è spazio per speculazioni: servono lealtà e collaborazione da parte di tutti. Il nostro obiettivo ormai è chiaro: garantire una stagione balneare 2025 all’altezza delle aspettative e costruire un futuro di crescita, innovazione e opportunità per Marina di Ginosa».
Sull’argomento si è espresso anche Enzo Leo, presidente provinciale del Sindacato italiano balneari: «Siamo ancora in una fase preliminare, ci stiamo costituendo e faremo opposizione a quella delibera della giunta ginosina perché continuiamo a ritenere sia illegittima» ha spiegato, citando due aspetti su cui sembrerebbe ruotare tutta la discussione: «La legge 131 del 2024 - ha chiarito Leo - prevede infatti che vengano individuati e quantificati gli indennizzi per i concessionari uscenti ma alcun indennizzo è contemplato nella delibera della giunta Parisi. Inoltre, il Comune non ha mai adottato il Piano delle coste e aggiungo che per la direttiva Bolkestein si possono mettere a gara le concessioni solo se il bene è limitato. Nel caso di Marina di Ginosa, invece, non è affatto così e per questo continueremo a fare opposizione».
La procedura pubblica di Ginosa prevede l’assegnazione dei primi 20 lotti che comprendono 12 stabilimenti balneari, 4 spiagge libere con servizi con circa 130 metri di spiaggia libera in più rispetto al passato e 2 delle quali dovranno anche garantire la balneazione per persone con disabilità gravi, e infine 2 aree attrezzate per animali e 2 concessioni per ormeggio.