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Scomparso Costantino Perrucci, inventore del Primitivo di Manduria

 
Maurizio Pasculli

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Maurizio Pasculli

Scomparso Costantino Perrucci, inventore del Primitivo di Manduria

Uno dei principali imprenditori del territorio, che ha contribuito a sviluppare e a far entrare la Puglia nei mercati mondiali del vino

Lunedì 09 Dicembre 2024, 09:00

Con la scomparsa di Costantino Perrucci, Manduria perde uno dei maggiori, è più capaci, imprenditori del territorio, tra i primi in Italia a comprendere il potenziale del Primitivo di Manduria che ha contribuito a sviluppare e a far entrare nei mercati mondiali del vino, dagli Stati Uniti alla Cina.

Classe 1931 Perrucci e’ stato un vero e proprio innovatore nel settore vitivinicolo. La sua attività, pionieristica, ebbe inizio in giovanissima età. Agli inizi degli anni sessanta ebbe un’intuizione per certi versi visionaria, sicuramente lungimirante. Era l’epoca in cui gli antichi palmenti stavano cedendo il passo alle moderne cantine sociali ove venivano conferite collettivamente le uve. L’imprenditore manduriano intuì il pericolo della perdita delle individualità dei vigneti autoctoni così, insieme ai fratelli, decise di dar vita alla prima cantina di proprietà.
La svolta decisiva nel 1973, anno in cui Costantino Perrucci diede vita ad uno stabilimento architettato per una lavorazione di grandi quantità di uve. Lavorò’, contestualmente, ad un sistema logistico capace di rifornire intere navi cisterna che, settimanalmente, salpavano dai porti di Gallipoli, Taranto e Brindisi.

Una filiera che portò il volume medio venduto, fino alla metà degli anni ‘90, a circa cento milioni di litri all’anno, tanto da consacrarlo tra i maggiori esportatori italiani di vino sfuso.
La sua perizia, e la passione per le uve e il vino, è stata tramandata ai figli, che proseguono l’attività secondo criteri moderni ed avanzati, ma nel solco della tradizione.

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