La truffa

Ginosa, prenotazioni fantasma su Booking per hotel extra lusso: così incassavano i premi del Payback

ALESSANDRA CANNETIELLO

Sono 11 le persone finite a processo, gran parte delle quali residenti a Ginosa. Una madre e i suoi tre figli, avevano effettuato 150 prenotazioni alberghiere per un valore di oltre 30mila euro, utilizzando 24 carte fidelity intestate a soggetti inesistenti

TARANTO - Prenotazioni su “Booking.com” per migliaia di euro in soggiorni presso hotel di lusso ed extra lusso poi annullate il giorno dopo, ma che avevano ugualmente permesso di accumulare i punti del programma Payback accaparrandosi i premi in catalogo: gift card, miglia per volare, vacanze e buoni da spendere nei negozi fisici e online convenzionati. Sono 11 le persone, quasi tutte residenti a Ginosa, finite a processo con l’accusa a vario titolo di truffa consumata e tentata e sostituzione di persona.

L’inchiesta era partita da una denuncia presentata ai carabinieri di Roma dal rappresentante legale della società Payback Italia che dopo alcuni accertamenti informatici aveva notato un accumulo esorbitante di punti maturati da alcuni utilizzatori del servizio. Dopo questa prima segnalazione i militari dell’Arma di Roma avevano avviato alcuni approfondimenti: era emerso, in particolare, che una madre e i suoi tre figli, tutti di Ginosa, avevano effettuato 150 prenotazioni alberghiere per un valore di oltre 30mila euro, utilizzando 24 carte fidelity di cui molte intestate a soggetti inesistenti. Secondo quanto ricostruito in aula da un investigatore che aveva svolto i primi approfondimenti, quelle 150 prenotazioni erano associate all’indirizzo fisico dell’abitazione della famiglia in questione.

Lo schema era quello, come detto, di prenotare in strutture ricettive soprattutto...

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