Solidarietà

Taranto, un quaderno «sospeso» per una scuola solidale: zaini e astucci sotto il crocifisso

Maria Pamela Giufrè

Avviata la raccolta benefica della Caritas nella parrocchia Spirito Santo. Mai come quest’anno, serve aiuto, soprattutto al quartiere Taranto 2

TARANTO - Mancano pochi giorni alla prima campanella, ma lo zaino è ancora vuoto per tutti quegli studenti che appartengono a famiglie bisognose. Occorrono quaderni, penne, colori, forbici, squadrette, goniometri, album da disegno, ma anche astucci e diari e, nella maggior parte dei casi, lo stesso zaino.

Mai come quest’anno, serve aiuto. Soprattutto al quartiere Taranto 2, dove la Caritas parrocchiale fa già i salti mortali per riuscire ad imbandire la tavola delle 50 famiglie assistite. L’estate ha letteralmente bloccato la raccolta alimentare e, da giugno, garantire da mangiare a queste persone diventa sempre più difficile.

I volontari parrocchiale della Spirito Santo, la chiesa del quartiere, hanno bisogno della generosità degli abitanti della zona e, in generale, di tutti i cittadini e delle associazioni territoriali disposte a dare il loro contributo affinché, chi ha poco, possa contare sull’aiuto del prossimo. Non è solo carità cristiana. È anche desiderio di sostenere gli altri senza farli sentire “poveri”, donando loro non ciò che “avanza” in casa, ma ciò di cui si fa a meno in favore di chi non ha affatto.

È anche per questo che prende vita per il quarto anno consecutivo l’iniziativa “Il quaderno sospeso”, per donare materiale scolastico necessario dalla scuola materna fino alla secondaria di secondo grado.

Basta consegnarlo in chiesa, ai piedi del Crocifisso, dove c’è la Madonnina che a braccia aperte accoglie ogni gesto d’amore depositato nel cesto di paglia ai piedi della statua.

«Contiamo sulla generosità delle famiglie - annuncia Dino Carrano, responsabile della Caritas parrocchiana della chiesa di Taranto 2 - alle quali quest’anno si è fortunatamente aggiunta un’associazione che ci sosterrà nelle prime spese, in particolare per quel che occorre nella fascia d’età tra i 6 e i 13 anni, ovvero alla scuola elementare e media.

Ma serve anche e soprattutto aiuto durante il resto dell’anno scolastico. Avere un quaderno per cominciare è senz’altro utile, ma non è sufficiente per proseguire. Voglio dire che la raccolta è aperta tutto l’anno e non vale solo per il mese di settembre».

Carrano insiste sull’importanza di garantire il proprio aiuto sempre. È preoccupato dopo la difficile estate appena vissuta.

«Da giugno - spiega il volontario - è come se la beneficenza fosse andata in vacanza. Sarà stata colpa dell’estate afosa, come anche dell’aumento dei prezzi un po’ in tutti i settori, ma non si è vista gente e abbiamo dovuto raschiare il fondo perché le famiglie potessero sfamare i loro figli. Lo stesso Banco alimentare europeo ha ricevuto pochi aiuti. E noi, che siamo l’anello più piccolo della catena, ci siamo appoggiati alla parrocchia. Ma se non si riparte subito sarà difficile andare avanti. Occorrono con urgenza - è l’appello della Caritas parrocchiana - alimenti a lunga scadenza, specie quelli di prima necessità per i bambini più piccoli».

Così come per il “Quaderno sospeso” il materiale che si richiede dovrà essere nuovo o in ottime condizioni (talvolta sarebbero giunti zaini da buttare o, addirittura, quaderni usati anche fino alla metà), anche per la raccolta alimentare sarebbe opportuno donare prodotti integri (non pacchi di pasta o di legumi aperti e richiusi con il nastro adesivo).

«Ricevere colori consumati o righelli spezzati - ammette Dino Carrano - fa sì che a questi bambini pesi di più la loro necessità».

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