Territorio

Si va nelle viscere di Taranto vecchia con la Notte Bianca degli Ipogei

Alessandra Macchitella

Oggi dalle ore 20, l’itinerario farà riscoprire l’antica Acropoli greca

TARANTO - Usare la notte per visitare la Taranto sotterranea. Si tratta dell’iniziativa «La Notte Bianca degli Ipogei» che questa sera vedrà undici ipogei aperti dalle 20 all’una di notte. Torna l’appuntamento del format ideato da Taranto Grand Tour, iniziativa realizzata con il sostegno del Consiglio regionale della Puglia e il patrocinio di Comune di Taranto e Confcommercio Taranto.

I visitatori potranno scoprire questi ambienti sotterranei, un tempo utilizzati per i più svariati scopi: produttivi, abitativi, di culto o ricoveri per animali. Visitabili l’ipogeo di Sant’Agostino, di Sant’Andrea degli Armeni, di Arco Paisiello, l’ipogeo Portacci nel cuore di via Duomo e quelli dei palazzi Antonelli, Barion Santamato, Galizia, Stola e Spartera.

«La messa a sistema degli ipogei - anticipano i referenti di Taranto Grand Tour – vuole essere il primo passo di un progetto ancora più ambizioso: il Museo diffuso degli Ipogei, un ulteriore polo di attrazione turistica della città dei due mari».

Il fenomeno degli ipogei è indicativo della storia della città, come spiegato dagli organizzatori: «Nasce quando i greci arrivarono per costruire una città e trovarono nel sottosuolo un materiale che si prestava alla cavatura e alla lavorazione per ricavare materiale da costruzione. Cominciarono a creare queste cave a cielo aperto, che poi nei secoli a venire divennero ambienti sotterranei. Senza dimenticare che la Città Vecchia è frequentata sin dal neolitico quindi non è da escludere che i primi fenomeni siano cominciati ancor prima che arrivassero i greci». Prevista anche l’apertura degli ipogei di via Cava: quello Funerario e il frantoio Normanno. «Sono quelli più significativi - specificano gli organizzatori - già nel nome “via Cava” si esprime la cavatura del banco roccioso che è continuata nei secoli a venire».

Nelle aree sotterranee è prevista la presenza di personale specializzato che accompagnerà i visitatori in questo viaggio nel passato di Taranto. «Crediamo che questo percorso - spiegano gli organizzatori - sia ricco di potenziale. Per l’unicità dei luoghi e il loro vissuto, ma anche per l’interesse che riescono a suscitare tra chi sceglie di visitarli. Si tratta di un affascinante itinerario tra i più significativi ambienti sotterranei di quella che fu l’Acropoli greca, alcuni dei quali sottostanti i palazzi nobiliari, in cui ammirare tagli di cava e blocchi di età greca, resti di strutture romane e medievali».

Con mappa alla mano i visitatori potranno raggiungere in autonomia i vari siti, dove troveranno gli addetti che forniranno tutte le informazioni e racconteranno curiosità legate al luogo. Con un unico ticket integrato di 8 euro, sarà possibile visitare tutti gli ipogei, con ingresso gratuito per i minori di 12 anni. Dalle ore 19 sarà possibile acquistare i ticket al botteghino presso l’Info Point di piazza Castello o convertire in cartacei i biglietti acquistati online. I posti sono limitati per ragioni di sicurezza e per garantire la migliore fruizione possibile. Per chi non dovesse fare in tempo, a settembre è prevista un’altra data.

Oltre alla Notte Bianca degli Ipogei, proseguono anche i tour guidati (con prenotazione obbligatoria): si tratta di quattro itinerari, distinti da altrettanti colori, che richiamano le caratteristiche dei sotterranei del centro storico, dal giallo del carparo al blu del mare su cui si affacciano.

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