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Ex Ilva, troppe emissioni dalla fabbrica a pieno regime: gli interventi proposti dall’ex ad Morselli non bastano

 
francesco casula

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francesco casula

Ex Ilva, troppe emissioni dalla fabbrica a pieno regime: gli interventi proposti dall’ex ad Morselli non bastano

È il parere di Arpa Puglia, Aress e Asl di Taranto nella Valutazione del Danno Sanitario trasmessa al Ministero

Lunedì 15 Luglio 2024, 11:02

11:04

TARANTO - Gli interventi proposti da Acciaierie d'Italia per portare la produzione dell’ex Ilva a 8 milioni di tonnellate d’acciaio all’anno sono «complessivamente poco significativi» rispetto «al complesso delle emissioni dell’area a caldo». È il giudizio espresso da Arpa Puglia, Aress e Asl di Taranto nella Valutazione del Danno Sanitario che nei giorni scorsi la Regione Puglia ha inviato al ministero dell'Ambiente che dovrà decidere sul Riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale per la fabbrica di ionica. L’Aia, però, è scaduta ad agosto 2023 e quindi in realtà il ministero dovrà sostanzialmente decidere su un riesame con valenza di rinnovo dell'autorizzazione allo stabilimento siderurgico. Nelle 133 pagine anticipate ieri dalla Gazzetta, gli organi tecnici hanno sancito che se anche l’ex Ilva di Taranto riuscisse ad applicare tutte le misure previste dal piano, con un livello di produzione di 8 milioni di tonnellate ci sarebbe un rischio per la salute dei tarantini, e in particolare dei residenti a Tamburi, non accettabile. Ma non solo.

L’analisi fatta da Arpa, Aress e Asl Taranto ha riguardato anche gli interventi proposti dalla passata gestione di AdI, guidata da Lucia Morselli: il risultato è una netta bocciatura visto che per gli esperti quelle misure non sarebbero affatto idonee a escludere rischi per la salute umana e in particolare per coloro che vivono più vicino agli impianti.

Acciaierie d'Italia aveva inoltre previsto di poter raggiungere quel livello di produzione utilizzando 3 altiforni (Afo2, Afo4 e Afo5), 6 batterie di forni a coke, 2 linee di agglomerazione e 2 acciaierie.

«Vale la pena evidenziare – chiarisce il documento - che...

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