L'intervista

Taranto, parla Abbate: «Io presidente? Valuterò con attenzione»

Fabio Venere

Dopo l’abbraccio con Melucci, il consigliere pronto a collaborare: «Se il sindaco supera le logiche dei partiti darò il mio contributo»

TARANTO - Consigliere Luigi Abbate, dopo aver salvato Melucci non firmando per lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, la si può considerare organico all’area del sindaco?

«Al momento no, ma...».

C’è sempre un “ma”. Cosa potrebbe farle cambiare idea?

«Posso parlare un attimo di me stesso?».

Ne ha facoltà come ama dire il presidente della massima assise cittadina. A proposito, potrebbe prendere il posto di Bitetti?

«Un attimo, andiamo per gradi. Allora, sin da quando ho iniziato a fare politica ovvero sin dai tempi del movimento politico At6, ho sempre avuto un profilo civico. Sono nato civico, lo sono tuttora e morirò in questa dimensione. Ricordato doverosamente questo, dunque, se l’Amministrazione Melucci avesse sempre di più una connotazione civica allora potrei anche collaborare nell’interesse della città».

E cosa intende per “connotazione civica”?

«Potrei essere interessato a seguire un’azione politica trasversale ai due principali schieramenti politici. Se, per essere ancora più chiari, l’azione di governo municipale non ha legami con il centrosinistra e con il centrodestra, allora potrei dare il mio contributo. Poi, non si può escludere che un civismo di questo tipo possa avere in futuro anche un respiro regionale o magari nazionale. Ad esempio, come è noto, sono vicino a “Sud chiama Nord”, movimento politico fondato dall’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, che sarà in lizza alle prossime Europee. Ma, ripeto, per quel che riguarda eventuali alleanze in Comune. sono in fase di attesa».

È in attesa anche di ricevere la presidenza del Consiglio comunale?

«No. Ma se i movimenti vicini al primo cittadino dovessero presentare una mozione di sfiducia nei confronti di Bitetti, la valuterò con attenzione».

Abbate, ha visto il servizio giornalistico trasmesso da TeleNorba?

«Sì, l’ho visto».

In effetti, è piuttosto forte il contrasto tra le sue incursioni con il microfono in mano in asfissiante pressing su Melucci e il suo affettuoso abbraccio al sindaco di Taranto. Non crede?

«Domenica scorsa, sono andato alla Fiera del mare visto che riguarda un tema fondamentale per la nostra città. E lì ho incontrato il sindaco. In realtà, qualcuno tra i presenti, sottolineando scherzosamente che l’avevo salvato, mi ha invitato ad abbracciarlo».

E lei, senza pensarci due volte, l’ha fatto. I suoi precedenti attacchi a Melucci, molto duri peraltro, sono così andati in archivio?

«Non odio nessuno. La lotta politica, benché aspra, per quel che mi riguarda non deve annullare mai il rispetto personale. Certo, non lo nego, ho criticato duramente il sindaco e la sua Amministrazione. Ora, ripeto, sono in attesa di capire se elaborerà un progetto civico lontano dalle logiche e dalle dinamiche dei partiti politici, di entrambi gli schieramenti, che hanno solo danneggiato la nostra Taranto. Per il resto, come ho già detto di recente alla Gazzetta, non mi limiterò più solo a raccogliere le segnalazioni dei cittadini, ma cercherò anche di risolvere i problemi confrontandomi con gli uffici e gli assessorati».

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