TARANTO - Le tracce consegnate in anteprima a due candidati, le buste degli elaborati sostituiti durante la caotica fase di consegna. Sono i nuovi dettagli emersi dalle carte dell’inchiesta sul concorso truccato all’Amiu di Taranto che vede indagate oltre 20 persone e tra queste il dirigente della Società per Igiene urbana Rocco Lucio Scalera che nei giorni scorsi è finito in carcere con l’accusa di voto di scambio in un’altra inchiesta sull’intreccio tra mafia e politica nel comune di Statte.
Proprio in quest’ultimo filone investigativo, come rivelato ieri dalla Gazzetta, sono confluiti alcuni documenti della prima inchiesta che hanno svelato le decine di fogli, bigliettini e post-it ritrovati dai poliziotti su cui erano segnati centinaia di nomi di candidati. Segnalazioni giunte al dirigente Scalera che però ha spiegato di non averli favoriti in alcun modo a eccezione di due candidati. Si tratta di familiari dell’indagato che la sera prima hanno ricevuto le tre tracce selezionate dalla commissione e anche i fogli già firmati: materiale che Scalera ha portato via senza farsi accorgere da nessuno nella serata del 23 novembre quando la commissione aveva iniziato a preparare il lavoro del giorno successivo quando i candidati sarebbero entrati in aula per sostenere la prova di selezione per l’assunzione di 11 istruttori ambientali...
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