TARANTO - Sono 14 le persone coinvolte nell’inchiesta ribattezzata «Golden System» messa a segno questa mattina dalla Squadra Mobile di Taranto che ha portato alla luce un presunto sistema di collusioni e mazzette nella gestione dei servizi cimiteriali del Comune di Taranto.

Coinvolti nella vicenda il direttore generale del Comune, Pisano, dipendenti comunali e una cooperativa sociale: il culmine con l'incendio di due mezzi fuori dal cimitero San Brunone
Giovedì 28 Dicembre 2023, 07:25
20:48
In carcere è finito Giuseppe Cristello, necroforo del cimitero San Brunone per conto del Comune di Taranto e altri 7 sono invece finiti ai domiciliari: si tratta dei dipendenti comunali Tiziano Scialpi e Vito Giannini, l’ex amministratore di fatto della società cooperativa “Kratos” Francesco Alfeo, e poi Antonio Sansone, Cataldo Forte, Giuseppe Ligorio e Valter Pernisco, tutti ritenuti vicini al gruppo criminale capeggiato da Cataldo Sambito, boss del quartiere Tamburi recentemente scomparso. Altri 12 mesi di interdizione dal ruolo di dirigente di imprese è stato imposto a Filomena Clarisa Francisco, amministratrice della Kratos.
Il pubblico ministero Maria Grazia Anastasia aveva chiesto per il comandante della polizia locale Michele Matichecchia e il direttore generale Carmine Pisano gli arresti domiciliari, ma il gip Giovanni Caroli ha rigettato la domanda per mancanza di gravi indizi di colpevolezza nei loro confronti: solo nei riguardi della funzionaria Barbara Galeone, il gip Caroli ha imposto la misura della sospensione per 12 mesi dall’incarico di dirigente.