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Taranto, un «buco» nei conti dello stabile: nuovi guai per l’amministratore

 
Francesco Casula

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Francesco Casula

Taranto, un «buco» nei conti dello stabile: nuovi guai per l’amministratore

Giulio Maria Giannico, avvocato, è accusato di essersi appropriato indebitamente di 55mila euro

Venerdì 08 Dicembre 2023, 13:13

TARANTO - Si aggravano le accuse nei confronti di Giulio Maria Giannico, avvocato tarantino e amministratore di un condominio accusato di appropriazione indebita dagli inquilini di uno stabile: la procura ha infatti modificato l’imputazione nei suoi confronti perché la somma sottratta agli abitanti dello stabile non sarebbe di 16mila euro, come inizialmente sostenuto, ma di ben 55mila euro. Un dato emerso dopo la ricostruzione contabile fatta degli ultimi 4 anni della gestione Giannico dalle vittime che si sono costituite parti civili nel processo attraverso l’avvocato Michele Luccarelli.

È stato il pubblico ministero Maria Grazia Anastasia a coordinare le indagini e a chiedere successivamente la citazione diretta a giudizio per il 58enne, difeso dall’avvocato Antonio Santoro. L’inchiesta nei suoi confronti è partita dopo la denuncia dei condomini per i quali l’uomo aveva gestito l’amministrazione dal 2017 al 2021: per l’accusa il 58enne, «al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto – si legge nel capo di imputazione – effettuando sistematici prelevamenti di contanti privi di giustificazione contabile dai conti correnti intestati al condominio, si appropriava di somme di denaro pari a euro 16.682,17 originariamente destinate al pagamento di bollette».

Come detto, però, la somma è particolarmente lievitata al termine dell’analisi dei conti fatta dal consulente delle parti civili: una ricostruzione che la procura ha ritenuto attendibile tanto da modificare l’accusa nei confronti dell’imputato. Nella denuncia presentata dai condomini attraverso l’avvocato Luccarelli l’uomo è accusato di una pessima gestione quadriennale e di aver utilizzato impropriamente il conto, facendosi addirittura accreditare mensilmente una pensione dall’Inps, ma non solo. Secondo le verifiche svolte dal successore di Giannico, sul conto condominiale sarebbe stato depositato anche denaro contante ritenuto di dubbia provenienza. E ancora il 58enne avrebbe sistematicamente effettuato prelievi di denaro allo sportello che puntualmente avevano l’obiettivo di azzerare letteralmente il conto.

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