TARANTO - È accusato di evasione fiscale l'avvocato Salvatore Sibilla, il presidente della fondazione “Cittadella della Carità”. È quanto emerge dall'avviso di conclusione delle indagini notificato nelle scorse ore dal pubblico ministero Antonio Natale al termine dell'inchiesta condotta dai finanzieri di Taranto.
“Con più azioni esecutive – si legge nel capo d'imputazione - di un medesimo disegno criminoso, nella sua qualità di rappresentante legale della Fondazione “Cittadella della Carità”, non versava entro i termini previsti per la presentazione annuale di sostituto d'imposta le ritenute dovute sullabase delle stesse dichiarazioni per gli anni d'imposta 2020 e 202l” per un ammontare complessivo di 1 milione e 700mila euro.
Tasse che non sarebbero state pagate a causa della grave situazione finanziaria in cui l'ente versava in quegli anni e che ora è finita sul tavolo della magistratura. Una nuova tegola giudiziaria per il professionista scelto dall'ex arcivescovo Filippo Santoro alla guida della Cittadella nel 2019. Sibilla, infatti, è finito sotto la lente della procura insieme ad altri quattro indagati per cooperazione in omicidio colposo: in quella vicenda è stato il pubblico ministero Francesco Ciardo ad portare avanti le indagini dopo la morte di una donna avvenuta il 18 marzo 2019 all’interno della struttura. In quell'avviso di garanzia, oltre a Sibilla, figuravano anche il suo predecessore e i vertici dell'ente: secondo quanto emerso dalle indagini, una delle concause del decesso della donna sarebbe stata la presenza di batteri di legionella in alcune zone della struttura. I vertici della Fondazione, secondo l’ipotesi accusatoria, non avrebbero effettuato la dovuta disinfestazione di alcuni impianti che corrosi dal tempo avrebbero favorito il proliferare della legionella che avrebbe poi generato una polmonite nell’anziana donna. Il pm Ciardo aveva infatti contestato che già un mese prima del decesso, i vertici della Fondazione erano a conoscenza degli esiti di alcune analisi svolte sulla struttura, ma non avrebbero tempestivamente agito per ripristinare le condizioni opportune. Infine, agli indagati e all'allora responsabile del servizio di Mantenimento Analisi Rischio Biologico Legionella, era anche contestata l’omessa manutenzione preventiva su una serie di impianti nonostante fosse prevista dal contratto stipulato con la fondazione.
Il sesto soggetto indagato in quella vicenda è la persona giuridica «Fondazione Cittadella della Carità» per la responsabilità amministrativa dell’ente.
Dopo il nuovo avviso di garanzia, Sibilla avrà 20 giorni di tempo dal momento della notifica per chiedere di essere interrogato o presentare memorie fornendo la propria versione dei fatti. Poi toccherà al pm Natale decidere se archiviare le accuse oppure chiedere il rinvio a giudizio.