Il caso
Taranto, ecco come gli esuberi all’Amiu possono diminuire ancora
In 15 su 57 si sono già candidati a un bando interno. I lavoratori sinora inidonei pronti a fare gli operatori ecologici
TARANTO - Il numero degli esuberi all’Amiu può diminuire. E non di poco. Da quel che risulta alla Gazzetta, infatti, almeno 15 tra i lavoratori che potenzialmente potrebbero essere inseriti tra i 57 licenziamenti avviati da Kyma Ambiente avrebbero dichiarato la loro disponibilità a svolgere un’altra mansione. E, in particolare, lo avrebbero fatto candidandosi ovvero rispondendo ad un bando interno con cui l’azienda d’igiene totalmente controllata dal Municipio ricercava figure per le qualifiche di operatore ecologico e di autista. Ora, ammesso che la commissione medica incaricata di valutare le condizioni fisiche di questi dipendenti (sinora parzialmente inidonei a determinate attività) dovesse dare il via libera, ovviamente, non verrebbero più licenziati.
Potrebbero, inoltre, salvarsi dalla tagliola anche altri 20 dipendenti di Kyma Ambiente. Il riferimento, in questo caso, è a quei lavoratori che potrebbero essere impiegati all’interno delle isole ecologiche e dei Centri comunali di raccolta differenziata. Che verrebbero valorizzati nell’ambito del nuovo contratto di servizio in fase di sottoscrizione tra Comune di Taranto e la stessa Amiu (a dire il vero, la proposta di delibera deve essere ancora inviata alla commissione consiliare Ambiente). La bozza del nuovo schema, del resto, come è ormai noto, prevede che a partire da gennaio 2024 (salvo ulteriori rinvii) ci sia un massiccio impegno sul fronte della raccolta porta a porta di carta, plastica, vetro, umido e indifferenziato.
Dunque, riepilogando, anzi facendo un semplice calcolo, da qui ai prossimi due mesi, chi davvero rischierebbe di perdere il posto sarebbe pari a circa 20 unità che magari potrebbero ridursi ulteriormente nel caso in cui, ad esempio, gli addetti da impiegare nei Centri di raccolta dovessero passare da 20 a 25. E, se questo avvenisse, dunque, gli esuberi dichiarati dall’azienda potrebbero così ridursi ad una decina magari accompagnandoli verso la via d’uscirta dal lavoro attraverso esodi incentivati o pensionamenti (legge permettendo). Il prossimo incontro tra sindacati e Amiu si terrà il 30 ottobre e, il successivo, il 7 novembre.