Ex Ilva
Commissaria Ue Ferreira in visita a Taranto: «Impegno per industria pulita e sana»
«Risorse Transition fund complementari a Fondi coesione»
TARANTO - «Capisco perfettamente la tragedia che avete descritto e comprendo completamente la problematica sull'impatto ambientale e sulla salute, in particolare di quella dei bambini. In effetti, per questo motivo l’Europa ha assunto una leadership mondiale nella sua strategia di riqualificazione dell’industria, che non significa eliminazione dell’industria ma passaggio a una industria che sia veramente pulita, ambientale e sana». Lo ha detto a Taranto la commissaria Ue per la politica regionale, Elisa Ferreira, rispondendo a una domanda del portavoce dell’associazione Genitori Tarantini, Massimo Castellana, in merito alla questione dell’utilizzo dei fondi Ue e la riqualificazione delle aree intorno all’ex Ilva di Taranto e delle problematiche sanitarie legate alle emissioni del Siderurgico. «Questo - ha ribadito Ferreira - è il forte impegno dell’Unione europea e noi ovviamente stiamo seguendo molto da vicino la situazione locale».
«Io non posso entrare nel merito di questioni della politica locale e nazionale ma - ha aggiunto - senz'altro posso dire che le alternative ci sono. Su queste alternative si sta lavorando per trovare una soluzione anche a livello industriale ma che sia compatibile con queste esigenze fondamentali».
«Il fondo per la transizione giusta (Jft) è un fondo che serve a dare sostegno a tutte le regioni in Europa per aiutarle a gestire la transizione. Questo fondo è già partito, quello che stiamo aspettando adesso è di ricevere il piano completo dall’Italia che poi dobbiamo realizzare». Lo ha sottolineato la commissaria Ue per la politica regionale, Elisa Ferreira, oggi a Taranto per un confronto con il sindaco Rinaldo Melucci, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e gli stakeholders locali, per discutere dell’utilizzo delle risorse messe a disposizione dall’Ue con il programma Just transition fund per interventi di riqualificazione del territorio.
«In Italia - ha precisato Ferreira - saranno due le regioni che beneficeranno di questo fondo. In totale ci sarà un miliardo di euro di aiuti, un sostegno straordinario che va ad aggiungersi ai fondi normali. L’obiettivo è quello di creare nuovi posti di lavoro e di attirare nuove aziende in queste regioni». Per «questo motivo - ha puntualizzato la commissaria Ue - stiamo dialogando con il governo, con le autorità regionali, con le autorità locali perchè dobbiamo identificare i progetti migliori da sostenere. Taranto sarà quella che otterrà il maggior finanziamento, quasi 800 milioni di euro a sostegno della creazione di occupazione, in particolare aiutando i lavoratori o a riqualificarsi o acquisire nuove competenze. Questo sempre con l’obiettivo di creare posti di lavori nuovi o di poter lavorare in quelli preesistenti ma con nuove tecnologie. Per tutti questi motivi è fondamentale per noi avere un dialogo con gli operatori e le autorità a livello locale».
Ferreira ha definito «molto interessanti» gli incontri avuti "con il sindaco e il presidente della Regione e adesso abbiamo un confronto con i portatori di interesse locali, sempre nell’ottica di lavorare per l’occupazione e stimolare dinamiche positive a livello locale».
«Stiamo parlando di supporto straordinario per tutte quelle regioni in cui l’occupazione è fortemente dipendente da industrie in transizione. Ne abbiamo identificate un centinaio di queste regioni in tutta Europa e si tratta di risorse complementari rispetto ai Fondi di coesione normali che, in questo periodo di programmazione, il 2021/2027, per la Puglia ammonteranno a circa 3 miliardi e 800 milioni di euro. L’obiettivo è sostenere lo sviluppo sostenibile, verde, orientato al futuro e soprattutto mirato ai giovani per dar loro una buona qualità di vita qui». E’ quanto ha sottolineato la commissaria Ue per la politica regionale, Elisa Ferreira, oggi a Taranto per un confronto con le autorità locali e regionali e gli stakeholders cittadini per discutere dell’utilizzo delle risorse messe a disposizione dall’Ue con il programma Just transition fund per interventi di riqualificazione del territorio.
«I fondi di coesione classici - ha spiegato - sono pensati per dare dare un supporto a lungo termine a una strategia di sviluppo sostenibile. Invece il Pnrr è una risposta all’emergenza dell’Europa che serve a fornire sostegno alla ripresa post-pandemia, quindi è uno strumento eccezionale che finisce nel 2026 peraltro. Tuttavia, quello che effettivamente siamo in diritto di auspicare è che ci sia una sinergia tra questi due finanziamenti. Anche il Pnrr per l’Italia ha una dotazione molto elevata».
Per la commissaria Ue, «quello che si può constatare è che grazie al combinato disposto di questi due finanziamenti l'Italia gode adesso di un potenziale di un massimo storico di finanziamenti che può permetterci di avere fiducia nel fatto che
il tutto vada a grande vantaggio soprattutto del Mezzogiorno. Si può fare molto adottando una nuova prospettiva, creando nuova occupazione sostenibile e soprattutto con l’obiettivo di tenere i giovani qui, occuparli e tenerli qui».
«A Bruxelles non si decide quale progetto, quante persone e quali aziende saranno coinvolte. Non funziona così. Bruxelles dà i fondi e poi sta a livello locale decidere, scegliere i progetti giusti in base alle esigenze locali e fare quello che è necessario. Da Bruxelles arrivano i fondi ma non le decisioni di merito. Sta alle autorità regionali e locali prendere le decisioni in materia. C'è comuque un ottimo dialogo con Comune e Regione». Così la commissaria Ue per la politica regionale, Elisa Ferreira, oggi a Taranto per un confronto con le autorità locali e regionali e gli stakeholders cittadini per discutere del programma Just transition fund.
«Abbiamo parlato molto a lungo questa mattina - ha aggiunto - perchè il mio obiettivo era comprendere le loro preoccupazioni e le loro prospettive. Sono molto lieta di vedere che le prospettive ci sono, sono tantissime, ci sono molti progetti in fase avanzata di preparazione come la forestazione urbana, un progetto per il mar Piccolo, un progetto finanziato da 'Orizzontè che riguarda l’applicazione di tecnologie mediche e scientifiche e l’analisi dell’impatto dell’ambiente sulla salute umana». «Sono veramente contenta - ha concluso - di vedere come tutti i portatori di interesse e i soggetti coinvolti a livello locale siano dinamici e motivati a lavorare in questo percorso».
LUNEDI' COORDINAMENTO SINDACATI DAVANTI A MINISTERO IMPRESE
Si terrà lunedì 9 ottobre a partire dalle ore 10.30, sotto il ministero delle Imprese e del made in Italy a Roma, il coordinamento nazionale unitario dei delegati del gruppo Acciaierie d’Italia (Ex-Ilva), cui parteciperanno circa 200 lavoratori e interverranno oltre ai delegati e ai coordinatori nazionali i segretari generali di Fim, Fiom, Uilm Roberto Benaglia, Michele De Palma, Rocco Palombella.
E’ la prima volta che un coordinamento sindacale si tiene all’aperto e nello specifico sotto la sede di un ministero, dove per l’occasione saranno posizionati un palco e le sedie. Il dibattito, in assemblea pubblica, «avrà l’obiettivo - spiegano le sigle metalmeccaniche - di condividere le diverse esperienze, le posizioni e le criticità dei vari stabilimenti del Gruppo e di decidere insieme le prossime iniziative da mettere in campo fino a quando il governo, vista la gravità della situazione, non aprirà una trattativa con le organizzazioni sindacali per discutere seriamente del futuro di tutti gli stabilimenti ex Ilva».
EMILIANO, A COMMISSARIA UE FERREIRA SPIEGATI RISCHI PER USO FONDI
«L'incontro con la Commissaria europea Elisa Ferreira è stato molto utile. Alla commissaria abbiamo spiegato i rischi che stiamo correndo con riferimento all’utilizzo dei fondi per il superamento della questione meridionale (fondi europei, Fondo di Sviluppo e Coesione, fondi per le 'Aree internè e le Zes) a seguito dell’accentramento di poteri in capo alla presidenza del Consiglio dei Ministri, che esautora le regioni del Mezzogiorno sulle politiche di loro maggiore interesse». Lo afferma il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dopo l’incontro con la commissaria Ue per la politica regionale, Elisa Ferreira, oggi a Taranto per un confronto con le autorità locali e regionali e gli stakeholders cittadini per discutere del programma Just transition fund. "Questo processo - ha precisato il governatore - si realizza proprio nel momento in cui le regioni del Sud stanno cominciando a fare bene tutto il loro dovere per dare un contributo alle difficoltà economiche del Mezzogiorno. Ricordo, a tal proposito, che la Puglia è la prima regione italiana e una delle prime d’Europa nella capacità di spesa di questi fondi». Una «seconda questione» di cui «abbiamo parlato - riferisce Emiliano - è l'assurda decisione del governo di definanziare la realizzazione della costruzione dei due nuovi forni a riduzione diretta da parte dell’Ilva in amministrazione straordinaria guidata da Franco Bernabè e della società Dri Italia, che sono società del governo. Questi lavori sono indispensabili per l’abbattimento delle emissioni pericolose». Il definanziamento «di questa gara che - ha concluso il governatore - era già stata aggiudicata, determinerà inevitabilmente un ritardo ingiustificato, perché nelle clausole contrattuali era previsto che l’impianto dovesse essere costruito entro il 2026».