TARANTO - «Quelli appena trascorsi sono stati mesi durissimi. Ora, però, la navigazione è più tranquilla». Lo afferma, in un’intervista concessa alla Gazzetta, Giampiero Mancarelli, presidente dell’Amiu o di Kyma Ambiente che dir si voglia. L’esponente del Pd, da quattro anni alla guida dell’azienda totalmente controllata dal Comune di Taranto, l’altro ieri è stato riconfermato alla presidenza della società. Accanto a lui, nel cda, siedono ora Lorena Spinali, vicepresidente in quota «Con» e Nicola Infesta, in rappresentanza del consigliere di opposizione il centrista Brisci (Patto per Taranto).
Presidente Mancarelli, il sindaco Melucci l’ha riconfermata nel segno della continuità. Si gioca, quindi, molto (se non tutto) con il nuovo contratto di servizio in via di approvazione. Ne è consapevole?
«Certo, ma sono cautamente ottimista».
Per quale motivo?
«Rispetto al passato, ovvero a quando abbiamo avviato la raccolta differenziata nel 2020 (prima del lockdown imposto dal Covid), appena il nuovo contratto di servizio diventerà operativo, le nostre attività non saranno più a macchia di leopardo ma verranno spalmato in tutto il territorio comunale. E u risultati si vedranno».
Il nuovo contratto non è troppo ambizioso e quindi troppo costoso?
«Ambizioso, forse. Costoso, direi di no. A me interessa far aumentare sensibilmente la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti che ora è ferma al 25 per cento».
A quanto spera di arrivare?
«Almeno al doppio».
E quando inizierete? A gennaio?
«Spero di sì, ma dipende tutto da quando il Consiglio comunale approverà in via definitiva il nuovo contratto di servizio. Per capirsi, un conto è se danno il via libera ad ottobre, un altro invece è se accendono il semaforo verde a dicembre. Di certo, in un caso o nell’altro, appena c’è l’ok dalla massima assise cittadina procedo con l’acquisto di materiali e mezzi».
A proposito delle forniture, ammette il flop dei cassonetti ingegnerizzati?
«Hanno mostrato alcune, evidenti, lacune tecniche».
E di chi sono le responsabilità?
«Penso che le si debbano ricercare tra i progettisti».
Tra poco, almeno in parte, li sostituirete. Conferma?
«Nella zona compresa tra Montegranaro e il Borgo, dalle aree limitrofe all’ospedale sino al centro, sistemeremo dei cassonetti con una maggiore apertura rispetto a quelli attuali. In questo modo, i sacchetti dei rifiuti avranno più spazio per essere sistemati nei contenitori stradali».
Lei è stato confermato, ma dei cambiamenti sono necessari. È d’accordo?
«Assolutamente sì. E ne metteremo presto in atto diversi. Ci saranno cambiamenti organizzativi. E poi, con la collaborazione dei sindacati, adotteremo egli strumenti per contrastare le assenze dei dipendenti varando degli incentivi che non graveranno sui contribuenti».
Sono tante le assenze?
«Direi di sì, ma la stragrande maggioranza dei lavoratori opera con grande senso di responsabilità e con grandi sacrifici».