La storia
Taranto, gara di solidarietà per la piccola Alyson, «adottata» da un intero quartiere
I medici hanno accertato che la bambina, a soli 3 mesi, soffre di atresia polmonare e soprattutto dell'“anomalia di Ebstein”, una malformazione congenita del cuore che ne colpisce uno su 200mila
TARANTO - Salvadanai sparsi per la città, donazioni e persino una serata di musica. È una vera e propria adozione quella degli abitanti del quartiere Paolo VI di Taranto nei confronti di Alyson, bimba di appena tre mesi entrata in ospedale prima ancora della sua nascita. La mamma, Salvatrice è originaria di Ragusa, in Sicilia, ma da 5 anni vive nel capoluogo ionico con il marito Terence e i figli Salvatore, di 10 anni, e Victoria di 6.
Sono entrambi cuochi, ma al momento sono senza lavoro. Circa un anno fa la notizia della nuova gravidanza: in quei mesi Salvatrice ha scoperto che la piccola Alyson aveva difficoltà. «Siamo stati prima all'ospedale di Bari e poi, al settimo mese – racconta la donna alla Gazzetta - a Roma, unico centro in grado di seguire i problemi della mia bambina».
I medici hanno accertato che soffriva di atresia polmonare e soprattutto dell'“anomalia di Ebstein”, una malformazione congenita del cuore che colpisce un bambino su 200mila.
Solo 13 giorni dopo la nascita, Alyson è stata sottoposta al primo intervento e poco dopo è giunta anche la seconda operazione: la bambina ora respira da sola, ma dovrà essere operata ancora. Non immediatamente, però, perché è necessario che raggiunga i sette chili di peso. E così, da cinque mesi, la famigliola vive a Roma grazie al sostegno offerto inizialmente dai servizi Sociali del Comune di Taranto e soprattutto da una famiglia romana che, tramite un'associazione, ha offerto loro una stanza. Ed è qui che è entrata in gioco la solidarietà del quartiere a nord di Taranto.
«Abbiamo saputo della storia di Alyson – racconta Giuseppe D'Ippolito – mentre raccoglievamo fondi per un altro bimbo, ma non ci siamo tirati indietro: abbiamo sparso la voce e subito la gente di Paolo Vi ha risposto». Attraverso i social hanno organizzato per il 1 settembre una serata di beneficenza con diversi artisti e cantanti neomelodici. Numerose sono state le donazioni spontanee: «Un amico del quartiere che ha perso il papà – aggiunge D'Ippolito – ha voluto donare a questa causa le opere di bene raccolte in occasione del funerale. Paolo VI è un quartiere popolare e per questo ha un cuore grande che ora vuole aiutare quello piccolo e sofferente di Alyson».