SAN GIORGIO IONICO (Taranto) - Devastazione e minacce. È lo spettacolo terrificante che una famiglia di San Giorgio Ionico si è ritrovata davanti agli occhi nella mattina di sabato quando è giunta dinanzi alla cappella gentilizia nel cimitero del piccolo Comune alle porte di Taranto. Vetrate, marmi, lapidi, persino i marciapiedi: tutto era stato distrutto. All'interno qualunque pezzo del piccolo edificio funebre era stato colpito.
Le lapidi dei loculi già occupati da defunti sono finite in mille pezzi sul pavimento: anche la vetrata su cui è impressa una croce in vetrofania è stata bersagliata, simbolo tetro di quella violenza sacrilega.
Sulle pareti della struttura funeraria anche minacce di violenza e di morte. Verso un uomo, ma anche verso i suoi familiari. Persone che l'autore del gesto evidentemente conosce bene, ma non benissimo. Perché il folle ha infatti preso di mira la cappella di una famiglia omonima rispetto a quella che aveva messo nel suo mirino.
Un errore di persona dice qualcuno in paese, ma resta comunque la violenza. E la paura.
L'autore ha infatti minacciato in maniera chiara: «ti faccio saltare casa». E ha fatto notare di conoscere anche le abitudini di vita del suo vero bersaglio «Magari il sabato pomeriggio quando vai a fare la spesa» ha infatti aggiunto. Intimidazioni anche nei confronti delle donne della famiglia: forse proprio quello passionale potrebbe essere il movente di questa azione.
La vicenda ha suscitato sgomento e sdegno nel comune del tarantino: non solo le foto della struttura deturpata, ma la violazione di un luogo sacro è stato uno dei temi sui quali in molti hanno manifestato il loro ribrezzo.
Sulla vicenda ora stanno indagando i carabinieri della stazione di San Giorgio Ionico sotto il coordinamento del Comando Provinciale di Taranto: i militari dell'Arma avrebbero già raccolto una serie di elementi per individuare l'autore.