I nodi della Sanità
I conti i corsia non tornano a Taranto e in provincia, più posti letto in ospedale e sempre meno medici
La denuncia della Cgil con cifre alla mano. E primari di reparto stanchi dei turni massacranti preferiscono lavorare in cliniche private
TARANTO - Dovrebbero essere circa 209 i posti letto in più nelle strutture ospedaliere di Taranto e provincia secondo il Piano rete ospedaliera della Regione Puglia approvato da poco. A mancare, però, sono i medici.
Il piano ha incrementato i posti letto accreditati negli ospedali Pugliesi e se per tutta la Regione si conta un +941, nella provincia di Taranto si passa da un totale di 1736 a 1945.
«Il piano – ha detto l’assessore Rocco Palese - è stato concordato con i direttori generali, discusso con il ministero e nei fatti non modifica quanto già previsto, ma integra le dotazioni con riguardo soprattutto le lungodegenze e la riabilitazione». Potrebbe sembrare un’ottima notizia e forse lo è, ma c’è un problema: «Nuovi posti letto, ma non nuovi medici» ha denunciato Titti Marangelli Rsa Dirigenza Medica e Sanitaria FpCgil. «Il punto è che tutti i direttori di struttura dei vari reparti da mesi stanno riducendo il numero effettivo di posti, perché avendo pochi medici non si può fare altro. Non si possono avere 20 ricoverati in lungodegenza e due medici in croce. Perché anche per fare un giro visita ci si impiega del tempo, bisogna seguirli questi pazienti».
Marangelli afferma che anche se sulla carta a Taranto ci sono 1700 posti, in realtà sono molti di meno, perché per necessità i reparti vanno in decurtazione. «Non possiamo - sottolinea - ricoverare i pazienti e non seguirli. Il nuovo piano è un presa in giro incredibile soprattutto al Giannuzzi di Manduria dove di recente il reparto di Medicina ha chiesto di passare da 20 a 10 posti letto».
Marangelli spiega che nel reparto sono rimasti solo 4 medici, che si dividono tra turni di mattina, pomeriggio, notte e ambulatori. Ma a rischio chiusura è il reparto di Nefrologia dell’ospedale di Manduria. «L’unità intensiva di Cardiologia, Utic, che loro mettono sulla carta - sottolinea la rappresentante sindacale della dirigenza medica - non esiste perché i due cardiologi, di cui uno andrà in pensione, svolgono solo un sevizio cardiologico».
Una situazione difficile, ma la Regione Puglia ha accreditato ulteriori 44 posti a questa struttura ospedaliera proprio nei reparti di Lungodegenza, Nefrologia e Utic, che oggi ne hanno 18. Una richiesta che verrebbe proprio dai dirigenti medici e poi accolta dalla Regione, che però ha anche bloccato le assunzioni nella sanità. «Queste situazioni sono motivo di dimissioni da parte dei medici -denuncia Marangelli. Perché se, con questa penuria di personale, mi obblighi a raddoppiare il numero dei posti letto, io prendo e me ne vado al privato». Molti medici e primari di reparto stanchi di questi turni massacranti preferiscono lavorare in cliniche private. «La beffa è così grande -dice- perchè non solo siamo in affanno, ma aumentate il carico di lavoro o lo aumentate solo sulla carta per far sapere che voi siete bravi. Perché la cittadinanza queste cose non le sa e pensa che il problema siano gli operatori sanitari». All’ospedale Valle d’Itria di Martina Franca, secondo Marangelli, il reparto di nefrologia era in chiusura.
«Sono stati recuperati a gettone due medici -dice- uno di 69 anni che potrà lavorare per un altro annetto e uno che fa due turni». Qui a Martina, sono stati incrementati i posti di 25 unità, ad essere interessati sono i reparti di Chirurgia generale, Lungodegenti, Oncologia, Ortopedia e traumatologia e Unità coronarica.
Al Santissima Annunziata di Taranto i posti sono passati dall’essere 417 a 485, un incremento di 68. I reparti interessati sono: Ematologia, Geriatria, Malattie endocrine del ricambio, Medicina generale, Neuropsichiatria infantile, Unità spinale, Urologia e servizio detenuti. Mentre il Moscati passa da 163 a 195 posti letto, un incremento di 32 posti nei reparti di Chirurgia Maxillofacciale, Chirurgia plastica, Chirurgia toracica. Ematologia, Lungodegenti, Malattie Infettive e tropicali, Odontoiatria e stomatologia, Otorinolaringoiatra.
«È tutto molto in bilico - dice Titti Marangelli- anche nell’ospedale di Taranto è tutto ridotto al lumicino, ma anche lì hanno aumentato i posti letto. É tutto un riempirsi la bocca, chissà se avranno il coraggio di dirci aumentate veramente i posti».