Il Taranto fa l’impresa, Pescara demolito e salvezza infiocchettata

TARANTO - Risultato pieno (anzi, pienissimo) e salvezza infiocchettata. Ora, accada pure ciò che incombe: nulla riuscirà a turbare la corsa del Taranto che stende in casa il Pescara e si chiama fuori dalla bagarre finale. A prendersi tutto, senza mai rischiare l’incolumità, è il Taranto più saldo, laborioso e tagliente della stagione. Qualcosa di assolutamente inedito. Mai visto un Taranto così risoluto e puntuale in ogni zona del campo e in ogni fase della partita. Capuano infligge al maestro Zeman una lezione di calcio in cui efficacia, praticità e cinismo fanno sintesi. E fruttano la bellezza di tre gol (record). Vittoria, dunque, non casuale. E prestazione da incorniciare. Non può avere scampo il Pescara che allo “Iacovone” è nella sua versione più dimessa e svagata. La squadra di Zeman subisce a lungo l’iniziativa puntigliosa e le folate aggressive dei rossoblù. E quando potrebbe sfruttare la superiorità numerica (espulso Mastromonaco all’alba della ripresa), incassa il gol del definitivo tracollo, rifugiandosi in una prolungata, nonché innocua, attività di possesso. L’esito del confronto è, insomma, corretto. Scolpisce con nettezza la supremazia del Taranto, aprendo uno squarcio profondo tra gli affanni e le dispersioni del Pescara.

Al primo tempo della squadra rossoblù non manca nulla. C’è tutto: corsa, orgoglio, rabbia, qualità, cattiveria. Quella iniziale è una frazione praticamente priva di sbavature, imperfezioni, discrepanze. Scorre la manovra, fioccano i gol: non può essere un caso. È, anzi, la dimostrazione che quando il gioco smette di essere occasionale, diventa calcio, recuperando unità di intreccio e di trama. Capuano non deroga dal 3-5-2. La variazione è unica: Labriola per Romano in mezzo al campo. Il Pescara è 4-3-3. Il Taranto parte forte e azzanna subito. A costruire il gol sono le gambe degli esterni di centrocampo: Mastromonaco galoppa, Boccadamo tiene vive il cross, Tommassini infila a porta spalancata. È il 3’ e la partita de Taranto si sta per trasformare in una specie di discesa fiorita. La difesa altissima del Pescara fa da detonatore alle ripartenze feroci del Taranto. Il raddoppio lo firma Bifulco di testa, saltando in mezzo all’area incustodita (11’) sul corner calibrato di Provenzano. Il Pescara sbanda. E rischia, patendo i ribaltamenti fulminei. Ma è l’attività pressoria che i rossoblù riescono ad esercitare nella zona della palla a risultare decisiva.

Nella ripresa l’espulsione dopo appena sette minuti di Mastromonaco (rosso diretto per aver ostacolato la corsa di Delle Monache lanciato a rete), potrebbe riaprire la partita. Ma il Pescara non ha mai idee seducenti da spendere. È, anzi, il Taranto a trovare il gol che mette i sigilli alla vittoria. Bifulco lancia Tommasini nello spazio e poi va a raccogliere gli esiti dell’azione insistita dell’attaccante, tiro respinto compreso. (11’)

TARANTO-PESCARA 3-0

TARANTO (3-5-2): Vannucchi 6; Sciacca 6, Antonini 7, Formiconi 6,5; Mastromonaco 6, Labriola 6,5 (dal 21' s.t. Fontana 6), Provenzano 6,5, Mazza 6 (dal 31' s.t. Semprini s.v.), Boccadamo 6,5; Bifulco 8 (dal 12' s.t. Evangelisti 6), Tommasini 7,5. (Loliva, Ferrara, Nocciolini, Citarella, Colurciello, Finocchi, Canalicchio, Romano). All. Capuano 7.

PESCARA (4-3-3): Sommariva 5; Cancellotti 5, Pellacani 5 (dal 19' s.t. Boben 5,5), Mesik 5, Crescenzi 5,5; Rafia 6, Palmiero 5,5 (dal 9' s.t. Aloi 6), Kraja 5 (dal 1' s.t. Gyabuaa 6); Merola 5 (dal 19' s.t. Cuppone 5,5), Lescano 6, Kolaj 5 (dal 1' s.t. Delle Monache 6). (D'Aniello, Vergani, Mora, Desogus, Ingrosso, Gozzi, Germinario). All. Zeman 5.

ARBITRO: Arena di Torre del Greco 6.

RETI: Tommasini al 3', Bifulco al 10' p.t. e 11' s.t.

NOTE: Paganti 1.300, incasso non comunicato, non ci sono abbonati. Espulso Mastromonaco al 8' s.t. Ammoniti Boccadamo, Mazza, Rafia, Bifulco, Crescenzi, Vannucchi, Cancellotti, Aloi. Angoli 4-9.