CHIETI SCALO - Per mesi ha raccontato bugie alla famiglia sugli esami universitari che non aveva sostenuto, confidando - invece - la verità a un block notes di ben 42 pagine. Poi il peso da sostenere è diventato troppo, e si è tolto la vita, a quanto pare impiccandosi in casa, quell'abitazione da fuorisede che condivideva con la sorella.
È stata proprio lei a trovare il corpo del protagonista di questa tragedia, un ragazzo di 29 anni di Manduria (Ta) che studiava Medicina all'università in Abruzzo, l'appartamento a poche centinaia di metri dal campus. La sorella ha chiamato immediatamente il 118, ma non c'è stato nulla da fare.
Almeno fino a ieri nessun segnale che lasciasse presagire un simile epilogo. Gli inquirenti hanno trovato in casa proprio quel block notes in cui il giovane ha fatto riferimento al rendimento universitario che non era andato come voluto, e alle bugie raccontate ai genitori. Una vita che lui stesso avrebbe definito inconcludente e inutile. Ora si cercherà di far luce sui fatti, ma purtroppo le pagine di quel diario si sono concluse nella maniera più dolorosa di tutte.