lo scontro

Giochi del Mediterraneo 2026 a Taranto, il Governo accusa: «Troppi ritardi»

Mimmo Mazza

Lettera di Fitto e Abodi. La risposta di Melucci: «Serve un confronto sulle criticità»

TARANTO - «Il ritardo accumulato nell'attività di programmazione dei Giochi del Mediterraneo del 2026 a Taranto desta preoccupazione»: firmato i ministri Raffaele Fitto (affari europei, politiche di coesione e PNRR) e Andrea Abodi (Sport).

La lettera, come la Gazzetta è in grado di rivelare, che i due esponenti del Governo Meloni hanno inviato venerdì scorso al comitato organizzatore della ventesima edizione dei Giochi del Mediterranea fa scattare l’allarme sulla kermesse prevista nella città dei due mari e in altre località pugliesi nel 2026, anche perché i due ministri ricordano che «l’assegnazione alla città di Taranto dell'organizzazione dei Giochi è avvenuta il 24 agosto 2019 e che il 9 giugno 2020 si è formalmente costituito il Comitato Organizzatore», ovvero è già passato molto tempo ma poco è stato fatto.

Già il 16 dicembre scorso i due ministri avevano chiesto lumi al comitato organizzatore, con a capo il sindaco e presidente della provincia di Taranto Rinaldo Melucci ma con il braccio operativo delegato all’agenzia della Regione Puglia Asset guidata dall’ing. Elio Sannicandro, riguardo «al criterio prevalente su cui si è basata l'individuazione delle opere essenziali oggetto di finanziamento; al cronoprogramma degli interventi; alla mancata coerenza finanziaria tra il quadro delle opere essenziali e il Masterplan degli impianti da realizzare per i XX Giochi del Mediterraneo; alla mancata quantificazione dell'incremento dei costi delle materie prime; alla mancanza di dettagli circa la complementarietà tecnica e finanziaria tra la progettazione di cui in oggetto e le opere infrastrutturali ad essa funzionali».

La risposta dell’ing. Sannicandro non è stata ritenuta esauriente perché, secondo i due ministri, mancano i necessari chiarimenti interventi sui lavori allo stadio di Francavilla Fontana (a fronte di una previsione di 6 milioni di euro di finanziamento nel Masterplan 2020 nessuna risorsa è stata stanziata né prevista nell’aggiornamento del Masterplan 2023); al centro sportivo della Marina Militare di Taranto (a fronte di una previsione di 10 milioni di euro di finanziamento nel Masterplan 2020 nessuna risorsa è stata stanziata né prevista nell'aggiornamento del Masterplan 2023), così come non ci sono risorse per l’impianto di quartiere al rione Salinella di Taranto, gli impianti per il tennis a Castellaneta Marina, per il poligono di tiro Principe di Piemonte di Lecce.

«Con riferimento allo stato di avanzamento degli interventi – scrivono i ministri Fitto e Abodi - si rileva che l'attuale versione del Masterplan contiene addirittura meno informazioni di quelle rappresentate nella versione precedentemente trasmessa, e per la quale si richiedevano integrazioni: non vi è infatti descritto lo stato aggiornato della progettazione e continua a mancare un cronoprogramma degli interventi, elementi senza i quali appare difficile garantire il rispetto dei tempi inizialmente previsti per l’organizzazione dei Giochi, nonostante siano passati quasi tre anni dalla costituzione del Comitato organizzatore. Si rileva altresì che la documentazione trasmessa contiene, come richiesto, una stima dell’impatto dell’inflazione sui costi. Tuttavia, non vi sono elementi utili a chiarire la metodologia utilizzata per l’elaborazione della stima, e dunque non risulta possibile comprendere la ragione delle differenze che sussistono circa l’impatto stimato dell’inflazione sul costo inizialmente previsto per ciascun intervento nella precedente versione del Masterplan.

Sempre con riferimento alla previsione dei costi, si osserva che la nuova versione del Masterplan si accompagna ad una revisione dei costi ulteriore, rispetto a quella legata all'inflazione, sebbene non venga fornito alcun elemento in ordine alla ragione per la quale si addivenga ad un aggiornamento sostanziale delle previsioni di finanziamento per ciascun intervento, né tantomeno in ordine alla metodologia utilizzata per calcolare tali rimodulazioni dei costi. Si deve poi notare che la nuova versione del Masterplan prevede – proseguono i due esponenti del governo - in aggiunta rispetto alle stime precedenti, 10 milioni di euro di spese correnti per allestimenti temporanei di impianti sportivi che sono stati inseriti nell’ambito del progetto senza fornire indicazioni in merito alle valutazioni che hanno condotto a questa scelta».

Allo stato, insomma, non è possibile «determinare correttamente il costo complessivo degli investimenti pubblici e, conseguentemente, la dimensione economica dell’evento» e non è chiaro se «le ingenti risorse ancora da finanziare possano trovare parziale copertura nei fondi regionali, come riferito con nota del 28 maggio 2021, ove veniva indicata una quota a carico della Regione Puglia di importo pari a 50 milioni, pari a circa un terzo del finanziamento ancora necessario». Viene, poi, chiesta una «puntuale rendicontazione in merito alle modalità di impiego delle risorse, fondamentali per garantire la massima efficienza nelle fasi iniziali dell'organizzazione» e vengono sollecitati lumi riguardo «all’individuazione della sede dei Giochi e del Villaggio Olimpico». In conclusione, per i due ministri «appare evidente sulla base delle criticità rilevate che, allo stato attuale, non si dispone di elementi sufficienti per l’aggiornamento dello schema di Dpcm recante l’identificazione delle opere da realizzare, la cui mancanza rischia di compromettere il tempestivo avvio degli interventi in tempi utili per lo svolgimento dei Giochi».

LA RISPOSTA DI MELUCCI

«Nell’ultima missiva del governo ci sono alcune verità, un evento così complesso è normale che sconti delle criticità, basti guardare a cosa sta succedendo al board di Milano-Cortina proprio in queste settimane. Molte altre questioni sollevate, specie dopo tutti gli approfondimenti forniti dal comitato organizzatore, onestamente mi sembrano delle forzature». Lo afferma il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, rispondendo alla lettera del ministro al Pnrr Raffaele Fitto, e allo Sport Andrea Abodi, che hanno rilevato ritardi e criticità nell’attività di programmazione dei Giochi del Mediterraneo del 2026 a Taranto. «Serve limare le posizioni - aggiunge Melucci - e tornare a lavorare rapidamente, dal mio punto di vista, su di un masterplan più asciutto. Per questo chiederò un nuovo franco confronto al Governo nei prossimi giorni».

Il primo cittadino, presidente del comitato organizzatore, sostiene che «si tratta di un insieme di interventi suscettibile per sua natura di una certa flessibilità» e ricorda che i fondi "sono stati garantiti ormai da quattro diversi esecutivi nazionali, di tutti i colori». Resta, prosegue Melucci, «il tema della quota di finanziamento regionale, ma ritengo che il presidente Michele Emiliano stia seguendo la vicenda in prima persona. E tutte le risorse pubbliche si possono tranquillamente vincolare e monitorare con appositi istituti ordinamentali lungo il percorso».

Melucci si augura inoltre che non ci siano "strumentalizzazioni politiche» e si dice «certo che il governo farà di tutto per non perdere altro tempo prezioso, farà le proprie valutazioni in buona fede, non metterà a repentaglio anche gli investimenti privati che si stanno attraendo in vista della importante manifestazione internazionale, come nel caso del nuovo stadio di calcio». «Presumo per il governo - conclude - ci sia persino una ricaduta geopolitica non banale da considerare».

FDI TARANTO: RESPONSABILI RITARDI CHIARISCANO

«Di fronte alla realtà dei fatti,pretendiamo che gli enti coinvolti e i loro responsabili forniscano spiegazioni circa i ritardi che si protraggono da ormai ben tre anni e in ordine all’aggiornamento delle informazioni tecnico-finanziare richiesta dai ministeri». Così Gianluca Mongelli, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Taranto, in merito alla lettera inviata dal ministro al Pnrr Raffaele Fitto, e allo Sport Andrea Abodi, al comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo 2026 a Taranto (presidente è il sindaco Rinaldo Melucci, direttore Elio Sannicandro) con la quale evidenziano ritardi e criticità nell’attività di programmazione dell’evento.

«Sosteniamo da diverso tempo - aggiunge Mongelli - che le manifestazioni patinate in pompa magna di grandi progetti presentati (e già persino rivisti), sebbene facessero pensare ad una fervida attività per la preparazione del prezioso evento, nascondono una serie di incomprensibili e preoccupanti ritardi, accumulati da anni, ove si pensi che l’assegnazione dei Giochi a Taranto è avvenuta il 24 agosto 2019 e che il 9 giugno 2020 si è costituito il comitato organizzatore».
Il coordinatore cittadino di Fdi sostiene che «il prevedibile scarico di responsabilità sul governo Meloni, pure tentato dal presidente della Regione, che aveva pubblicamente auspicato che il governo non impedisse di portare a termine i lavori, non ha colto nel segno. I responsabili di questo ennesimo annunciato disastro si assumano le loro responsabilità».

«Ben venga il faro del governo sui Giochi del Mediterraneo 2026 a Taranto perché le cerimonie o l'inutile demagogia che, da tempo, li accompagnano rappresentano non solo una perdita di tempo ma soprattutto di una opportunità unica. I ritardi accumulati e le carenze documentali sono gravissime, così come evidenziato nella loro missiva dai ministri Fitto e Abodi». Così il deputato Dario Iaia, componente della commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Taranto. "Per questo - aggiunge - è indispensabile continuare a vigilare sui Giochi perché Taranto non deve pagare, ancora una volta sulla propria pelle, l’incapacità di qualcuno»

FORZA ITALIA PUGLIA: TROPPI RITARDI REGIONE

«Sono mesi che il dubbio sull'assenza di una pianificazione seria emerge all’orizzonte e noi abbiamo stigmatizzato più volte il pericolo di non poter fare in tempo per l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo a Taranto: oggi il ministro Fitto ed il ministro Abodi non lasciano spazio a incomprensioni e in una lunga lettera elencano tutti i ritardi e le inefficienze rilevate nell’attività del comitato composto dal sindaco di Taranto, dal governatore Emiliano e dal presidente del Coni». Lo dichiarano i parlamentari pugliesi di Forza Italia, Mauro D’Attis, Dario Damiani, Andrea Caroppo e Vito De Palma, e il consigliere regionale Massimiliano Di Cuia.

«Nel masterplan presentato - proseguono - i ministri dichiarano che ci sono addirittura meno informazioni di quello precedente per il quale erano state richieste integrazioni. E questo già la dice lunga. Il tasto più dolente è quello relativo ai finanziamenti: dall’esecutivo si rileva la scarsa chiarezza circa i fondi con cui portare avanti la realizzazione del progetto e non si comprende se ci sia sufficiente copertura nelle casse della Regione. Anche questo l’avevamo immaginato e annunciato già da tempo e oggi troviamo conforto».
«Giova ricordare - concludono - i fatti a firma di Forza Italia: presentammo un emendamento al decreto Sostegni-ter che ha risolto gran parte dei problemi, stanziando 150 milioni di euro quando Taranto fu candidata ad ospitare i Giochi senza destinare, però, nemmeno un euro. Insomma, i ritardi sono così tanti e così gravi da mettere a rischio lo svolgimento dei Giochi nel 2026».

PAGANO (PD): FITTO SABOTA EVENTO

«Capisco che ormai il ministro Fitto sia completamente genuflesso ai diktat settentrionalisti della Lega, indispensabile alleato di governo della Meloni, ma addirittura arrivare a sabotare un evento internazionale che sarà ospitato da quella che è anche la sua terra, mi sembra una forma di accanimento sadica e non necessaria». Lo dichiara Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito democratico, eletto nel collegio di Taranto, in merito alla lettera inviata dai ministri al Pnrr Raffaele Fitto, e allo Sport Andrea Abodi, al comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo 2026 a Taranto con la quale evidenziano ritardi e criticità nell’attività di programmazione dell’evento.

«Si sta perdendo un’altra ottima occasione - aggiunge - per giocare di squadra e far vincere Taranto e la Puglia con i Giochi del Mediterraneo 2026. Tutto ciò sacrificato per la vanagloria del ministro Fitto, evidentemente in vena di vendetta politica dopo la sconfitta alle scorse regionali. Davvero non si riesce a comprendere l’atteggiamento del governo se non interpretandolo attraverso una logica vendicativa e ricattatoria».

Secondo Pagano, il ministro al Pnrr «lancia accuse e ultimatum per nascondere la verità: da più di tre anni Taranto aspetta di vedersi assegnate le risorse sufficienti per portare avanti le progettazioni ed aprire i cantieri. Dei 200 milioni di euro necessari, ad oggi ne risultano stanziati solo 150, arrivati solo grazie all’impegno del Pd e del sottoscritto. E persino di queste somme si aspetta dallo scorso marzo il Dpcm per l’effettiva ripartizione ed erogazione. Invece che - conclude il deputato Dem - alimentare rancori, Fitto si sforzi di restituire qualcosa di buono a Taranto».

COMITATO ORGANIZZATORE: RITARDI DEL GOVERNO

I Giochi del Mediterraneo a Taranto nel 2026 sono a rischio «per i ritardi del governo». A sostenerlo è il Comitato organizzatore dell’evento, presieduto dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci (il direttore generale è Elio Sannicandro, che è anche direttore di Asset Puglia), che replica con un lungo documento alla lettera dei ministri al Pnrr Raffaele Fitto, e allo Sport Andrea Abodi, che lamentano ritardi e criticità nell’attività di programmazione dei Giochi.
Il Comitato organizzatore chiede poi «un incontro urgente al governo» e ai chiarimenti richiesti dai ministri «sulla disponibilità di fondi regionali» replica che la Regione Puglia "intende destinare a Taranto 70 milioni dei fondi Fsc destinati per la gran parte alle Regioni del Sud e di cui si attende la messa a disposizione da parte del governo».

, il Comitato osserva che nel 2021 «è stato approvato uno stanziamento di 150 milioni a favore dei Giochi Taranto 2026, la cui attuazione è subordinata all’approvazione di un successivo Dpcm a cura del ministero per la Coesione territoriale». Ma «purtroppo» il decreto «non è stato varato dal governo Draghi e vi è stato il cambio di governo a ottobre 2022». Quanto all’interlocuzione con l’ultimo governo, «è stata ritrasmessa - chiarisce il Comitato organizzatore - la documentazione a corredo della bozza di Dpcm comprendente la relazione sulle scelte per gli interventi da finanziare, l'elenco degli interventi e i cronoprogrammi per singolo intervento, il programma organizzativo aggiornato».

Il Comitato fa rilevare ancora che «un masterplan definitivo e una previsione finale di interventi sarà possibile soltanto all’esito delle effettive disponibilità di budget comprendente fondi statali, regionali ed eventuali cofinanziamenti da parte dei Comuni interessati». Sul presupposto «di avere al più presto la disponibilità economica» da parte dell’Esecutivo, «gli interventi previsti nell’elenco inviato ai ministri - conclude il Comitato organizzatore - sono realizzabili in tempo utile per i Giochi considerando che si tratta, per la gran parte, di interventi di adeguamento di impianti esistenti».

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