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Taranto, a Cisa e Cnr va il premio per il settore Fitotecnologie
Focus sui servizi basati su processi naturali intorno alla progettazione e gestione di sistemi vegetali
TARANTO - Si chiama Phytotech lo spin-off nato su iniziativa dell’azienda Cisa e del Cnr, segnalato tra le storie di successo di Smau per il Settore delle fitotecnologie e della forestazione urbana, che fornisce una gamma di servizi basati su processi naturali intorno alla progettazione e gestione di sistemi vegetali in cui le piante assumono un ruolo centrale. L’offerta si articola in due moduli. Il primo è inerente alla progettazione, realizzazione, gestione e monitoraggio di sistemi vegetali e microbiologici associati per il rimedio diretto, la rifinitura di trattamenti di bonifica tradizionali nelle opere di riqualificazione di aree contaminate o degradate e la creazione di infrastrutture verdi in ambito urbano. Il secondo è incentrato invece sulla formazione tecnico-scientifica e il consulting per rendere continuativo il processo di trasferimento tecnologico tra ricerca e imprese al fine di calare i progetti in realtà applicative.
«Il progetto - ha sottolineato Lorenzo Ferrara, presidente del Distretto dell’Ambiente della Puglia - trova origine nell’impulso di creare connessioni tra aziende, territorio ed enti di ricerca per promuovere fortemente azioni di trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca a quello dell’impresa in ottica di sostenibilità ambientale». In questo contesto, nel 2012 vennero gettate le basi per la lunga collaborazione tra Cisa Spa e Cnr sull’attuazione di progetti innovativi che usano sistemi vegetali e microorganismi sia come “fito- biorimedio” negli interventi di trattamento di aree contaminate. Sulla base di questi risultati, il Cnr - con il supporto di Cisa che ha messo a disposizione le sue risorse e ha sottoscritto un contratto di ricerca – fu avviata una sperimentazione nel sito di Cimino-Manganecchia a Taranto contaminato da metalli pesanti, come Berillio e Stagno, e policlorobifenili (PCB). Dopo soli 14 mesi dalla piantumazione dei pioppi, l’analisi chimica del suolo ha dato risultati sorprendenti con una significativa riduzione sia dei contaminanti organici che dei metalli in molti casi quasi fino al livello soglia previsto dalla legge.
Phytotech si pone in linea con i nuovi orientamenti fornendo soluzioni su misura economicamente, ecologicamente e socialmente sostenibili in sintonia con la “circolar economy” e secondo il trend di decarbonizzazione. Queste soluzioni danno impulso a nuove filiere della biomassa, che, fornendo vocazioni produttive per terreni inutilizzabili e siti orfani, superano il concetto di costo di bonifica e convertono gli scarti in risorse.