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Taranto, nessuna certezza su fine lavori ospedale San Cataldo: a rischio slittamento consegna. In ritardo anche ospedale Monopoli
È quanto è emerso oggi durante le audizioni in I commissione Bilancio del Consiglio regionale dove è stato ascoltato il Rup del cantiere
TARANTO - Non ci sono ancora certezze sulla data di fine dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto. E’ quanto è emerso oggi durante le audizioni in I commissione Bilancio del Consiglio regionale dove è stato ascoltato il Rup del cantiere. E’ stato chiarito che i lavori sono arrivati a circa l’81%, i bandi per le attrezzature sono stati fatti e alcuni sono anche in via di definizione entro fine mese ma, ha spiegato il Rup, non sono ancora arrivati i 105 milioni necessari, quindi le gare non potranno essere assegnate se non saranno disponibili materialmente i fondi. I soldi, infatti, servono per aggiudicare le gare degli arredi e delle attrezzature, da mesi la I Commissione ha lanciato l’allarme sulla necessità di reperire al più presto le risorse. Nei mesi scorsi la Regione Puglia aveva autorizzato il Rup e l’Asl a procedere ma, come evidenziato dal Rup, i soldi non sono stati ancora accreditati e quindi le gare non potranno essere completate. Di conseguenza, rischia di slittare la consegna dell’ospedale, prevista a luglio.
«Il 2023 non sarà l’anno del San Cataldo di Taranto. Il 31 luglio prossimo passerà senza che nessun nastro sarà tagliato e senza che nessun paziente potrà essere ricoverato». Lo dichiara il vicepresidente della commissione Sanità, Renato Perrini, a margine dei lavori della commissione Bilancio dove c'è stata l’audizione sulla costruzione del nuovo ospedale di Taranto. «E' un’amara verità - aggiunge - che ho denunciato fin dall’inizio, quando cinque anni fa misi sull'avviso tutti che i finanziamenti stanziati, 150 milioni di euro, servivano solo per costruire l’ospedale, ma non per riempirlo di macchinari diagnostici e arredi, per i quali servono altri 105 milioni euro. A settembre l’assessorato e il dipartimento alla Salute annunciavano trionfalmente di aver trovato le risorse con i fondi dell’articolo 20 della legge 67/88, per il cui perfezionamento, però, serve un accordo di programma fra Regione e Governo. Accordo del quale ad oggi non c'è traccia, ma nel frattempo la Regione ha autorizzato la Asl di Taranto a indire le gare, la Asl lo ha fatto per 42 milioni, ma chiaramente non può aggiudicarle, perché materialmente i soldi non ci sono».
A RISCHIO RITARDO ANCHE OSPEDALE MONOPOLI
Anche per il nuovo ospedale di Monopoli, nel Barese, rischia di slittare la data di inaugurazione. E’ il risultato delle audizioni in I commissione Bilancio del Consiglio regionale pugliese dedicato anche all’aggiornamento dell’avanzamento dei lavori per la realizzazione dell’ospedale Monopoli-Fasano, per il quale è prevista l’ultimazione il 25 aprile prossimo. Da quanto è emerso dall’audizione del Rup, c'è il rischio che il termine slitti di altri tre mesi e si arrivi a fine luglio, a seguito della richiesta di 90 giorni avanzata dalla ditta appaltatrice per il potenziamento del fotovoltaico. Resta quindi da chiarire se il cronoprogramma subirà alterazioni a seguito delle varianti energetiche o se terrà immuni i lavori che non c'entrano nulla con il fotovoltaico. I lavori si attestano al 91 per cento del tempo contrattuale fissato per il 25 aprile 2023, ma sarà necessaria una sorta di conferenza di servizi per verificare ulteriormente le tempistiche fissate da cronoprogramma.
«Per me e credo per tutti i pugliesi, il termine di fine lavori dell’ospedale Monopoli-Fasano è il 25 aprile 2023, altrimenti sarà «guerra» perché le persone muoiono. Apprendo oggi di una proroga del fine lavori al 24 luglio 2023, ossia altri tre mesi, motivata dal potenziamento dell’impianto fotovoltaico ma utilizzata in modo fasullo, cioè per nascondere ulteriore ritardo sulle opere diverse dal fotovoltaico, così da sottrarre l’appaltatore dall’applicazione delle penali. Attenderò qualche giorno per sventare questo tentativo, così come si sono impegnati a fare i dirigenti della Asl Bari, e se questo non sarà possibile segnalerò i fatti all’Autorità nazionale anticorruzione-Anac». Lo dichiara il presidente della commissione regionale Bilancio e programmazione, Fabiano Amati, commissario di Azione Puglia. Amati interviene anche sui ritardi sulla realizzazione dell’ospedale di Taranto, chiedendo un intervento del ministero. «Sta saltando - dice - il fine lavori per la costruzione del nuovo ospedale di Taranto, previsto per il 31 luglio 2023, a causa dell’indisponibilità di fondi per arredi e attrezzature. Paghiamo sottovalutazioni e ritardi della Regione da mancata conoscenza delle regole e dei procedimenti sulle fonti di finanziamento, che hanno causato questo terribile disallineamento tra i tempi per la costruzione dell’ospedale e quelli per gli arredi e le attrezzature. Resto convinto che l'unica possibilità per ridurre il ritardo consista nella pronta approvazione del Ministero della salute dell’accordo sui fondi dell’articolo 20. E in questo senso rivolgo il mio appello».