Il capoluogo jonico
Tempa rossa, a Taranto si lavora ad accordo su compensazioni ambientali
I lavori per la parte tarantina consistono in due serbatoi di stoccaggio da 180mila metri cubi e l’estensione di 515 metri del pontile petroli della raffineria
Nuovo tavolo tecnico nell’ambito dell’accordo attuativo del protocollo d’intesa che fu sottoscritto da Comune di Taranto, Eni, Total, Shell e Mitsui E&P e che prevede la realizzazione di una serie di interventi ritenuti strategici per il capoluogo ionico come «compensazioni ambientali» relative al progetto 'Tempa Rossa'. I lavori per la parte tarantina consistono in due serbatoi di stoccaggio da 180mila metri cubi e l’estensione di 515 metri del pontile petroli della raffineria. Nel corso dell’incontro tra il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ed i rappresentanti dei soggetti industriali coinvolti nel progetto sono state formulate proposte che saranno oggetto di un vertice in programma per il mese di gennaio. Il primo cittadino, «alla luce della positività del dialogo - viene sottolineato in una nota - avviato fra le parti e nell’ottica di un’ottimizzazione dei lavori, ritiene si possa procedere a un ridimensionamento del campo di interventi inizialmente previsto, per poi dedicarsi a iniziative di maggiore impatto per la città». «Questo percorso si dovrebbe sviluppare - viene aggiunto - rifacendosi sempre a quanto contemplato dai 4 assi che integrano il piano locale predisposto nell’ambito del Just Transition Fund: rigenerazione urbana; rigenerazione ecologica; rigenerazione socio-economica; rigenerazione culturale». La città, ha aggiunto Melucci, «è già interessata da iniziative molto impattanti e destinate a cambiare il suo volto. Ci farebbe piacere trasmettere l’idea che i soggetti industriali che hanno sottoscritto il protocollo siano gli stakeholder di questo percorso di transizione».