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Taranto, rilancio della cantieristica: c'è l'accordo per l’ex Yard Belleli

 
Redazione Taranto

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Un tratto dell’ex Yard Belleli di Taranto

Un tratto dell’ex Yard Belleli di Taranto

Si tratta di un investimento di 204,8 milioni di euro, dei quali 137,6 di finanziamento pubblico e 67,2 del gruppo Ferretti

Sabato 18 Giugno 2022, 12:56

TARANTO - «Si compie un decisivo passo avanti per Taranto. Ho firmato l’Accordo di programma per la messa in sicurezza e la riconversione industriale dell’area ex Yard Belleli: consentirà di avviare il processo di insediamento dei nuovi cantieri navali del Gruppo Ferretti in grado di dare lavoro - secondo le stime - a circa 200 persone». Così il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna annuncia il primo «via libera» all’ambizioso progetto.

L’Accordo prevede la firma anche dei ministri dello Sviluppo economico, della Transizione ecologica, delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, oltre che di Anpal, Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto, Autorità di Sistema portuale del Mar Ionio, Invitalia e gruppo Ferretti. Completate le procedure di sottoscrizione, sarà avviato un cronoprogramma ben definito che prevede un parziale avvio delle attività dei nuovi cantieri navali già entro 19 mesi e la piena operatività in 28 mesi.

«Il ministro Carfagna ha firmato l’accordo di programma per la messa in sicurezza e la riconversione dell’area ex Yard Belleli di Taranto, un passaggio necessario per l’insediamento dei cantieri navali del Gruppo Ferretti. E noi ringraziamo il ministro per il Sud del nostro partito per la determinazione con cui, assieme a tutta la classe dirigente di FI, sta portando avanti diversi interventi che saranno leve importanti per lo sviluppo del nostro territorio. L’accordo in questione avrà riverberi occupazionali di rilievo: si stimano circa 200 posti di lavoro in più, oltre al rilancio della cantieristica navale che accrescerà il valore del nostro segmento produttivo. Si tratta di un investimento complessivo di 204,8 milioni di euro, dei quali 137,6 di finanziamento pubblico e 67,2 ad opera del gruppo Ferretti, che insedierà nell'area nuovi cantieri navali. Il risultato è stato possibile anche grazie al finanziamento di 14,2 milioni di euro approvato nell'ambito del Cis Taranto, a seguito di una riprogrammazione delle risorse voluta dal ministro Carfagna per accelerare gli interventi più strategici ed evitare uno spreco delle risorse. Continuiamo a lavorare su questa linea in maniera concreta, senza chiacchierare a vuoto, per dare risposte alla comunità tarantina: imprese e lavoro è un binomio su cui Forza Italia sta lavorando tantissimo, sia nel governo sia negli altri livelli istituzionali».

Intanto, un protocollo d’intesa è stato siglato ieri tra il commissario straordinario del Governo per la Zes ionica, Floriana Gallucci, e il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, Sergio Prete, per dare concreta attuazione alle previsioni normative dell’atto finalizzato all’istituzione e al funzionamento delle Zone economiche speciali, anche attraverso l’individuazione di tecnologie digitali, semplificazioni operative e procedurali a favore degli operatori e delle imprese, e per favorire l’accessibilità delle stesse alle agevolazioni di natura amministrativa offerte dalla legislazione vigente.
La Zes interregionale ionica copre complessivamente 2.579,41 ettari, di cui 1.518,41 in Puglia, dove il porto di Taranto rappresenta lo scalo marittimo di riferimento per tutte le aree interessate dai benefici e dalle agevolazioni. Nelle more della piena operatività di uno Sportello unico digitale Zes presso la struttura del commissario straordinario di governo Gallucci, le parti stanno portando avanti una serie di azioni. L’Authority si doterà, inoltre, di un regolamento per la Zona economica speciale.

«Con la stipula del protocollo - ha sottolineato Prete - possiamo accelerare l’iter delle istanze presentate dagli operatori e dalle imprese interessati a sviluppare attività economiche imprenditoriali o investimenti all’interno delle aree ricomprese nella perimetrazione Zes, opportunità ad elevato valore strategico per il territorio». Per il commissario Gallucci, «le Zes possono contribuire a rafforzare la competitività dei territori del Mezzogiorno attraverso il sistema di trasporto alternativo basato sulle autostrade del mare nonché un nuovo modello di sviluppo per le attività portuali, retroportuali e di logistica avanzata».

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