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Taranto, Melucci silura 3 assessori della giunta in quota a Bitetti

 
Fabio Venere

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Fabio Venere

comune di taranto

Escono, per ora, dall’esecutivo: Gianni Cataldino; Francesca Portacci e Gabriella Ficocelli. Entro martedì, il primo confronto

Venerdì 09 Ottobre 2020, 17:38

TARANTO - Comune, Melucci «licenzia» tre assessori. Sono tutti riconducibili ai gruppi consiliare Italia in comune e Centristi ovvero al tandem composto da Piero Bitetti e Salvatore Brisci. Saltano, almeno per ora, Gianni Cataldino (Polizia locale), Francesca Portacci (Pubblica istruzione) e Gabriella Ficocelli (Servizi sociali). Tra lunedì e martedì prossimi, così conferma in questa stessa pagina il primo cittadino, ci sarà l’atteso confronto politico.

Ora, la decisione del capo dell’Amministrazione comunale di Taranto non assume i contorni del fulmine a ciel sereno. Era nell’aria. In qualche modo, si attendeva che dopo le elezioni regionali qualcosa accadesse. E gli sguardi erano rivolti proprio verso Bitetti, non eletto il 20 e 21 settembre. Eppure, se è vero che in politica la forma è sostanza a maggior ragione la decisione del sindaco è clamorosa. Era, infatti, molto probabile che uscisse dalla giunta Portacci, ma per gli altri due (Cataldino e Ficocelli) la conferma sembrava scontata. Così non è stato e Melucci ha scelto la linea dura.

La nota stampa ufficiale diffusa ieri da Palazzo di Città fa sapere che «in attesa di una serie di confronti in maggioranza, il sindaco Melucci avoca a sé tre deleghe assessorili». Il comunicato prosegue sottolineando che «l'Amministrazione comunale sta entrando, nell'ultima fase del suo mandato, forte della quasi totale realizzazione del programma elettorale che i cittadini avevano scelto nel 2017. Come annunciato dal sindaco Rinaldo Melucci , nelle ultime settimane, si rende ormai necessario - si riporta testualmente - un momento di confronto politico con le forze di maggioranza, nonché una riorganizzazione interna che dia speditezza alle azioni da concretizzare da qui al 2022, rispetto a quel programma politico-amministrativo, che è nei fatti confluito all'interno del più ampio piano dell'ente civico per la transizione ecologica, economica ed energetica, denominato "Ecosistema Taranto"».

Poi, sempre nella nota stampa ufficiale, si fa riferimento alle divisioni in maggioranza esplose nel corso dell’ultima riunione della massima assise cittadina in cui i consiglieri dell’area Bitetti sono usciti dall’aula per protesta contro il mancato rinvio delle delibere di acquisizione al patrimonio comunale di due strade (una di Lama e una di San Vito). «I fatti accaduti nell'ultimo Consiglio comunale, poi, hanno destato profondo rammarico nel capo dell'Amministrazione e accelerato questa esigenza di riforma», sottolinea apertamente il Municipio.

È possibile, se non addirittura probabile, che nel corso del prossimo confronto Melucci chieda a Bitetti (e a Brisci) quanti e quali assessori vogliano (ri)proporgli. E, detto questo, è possibile (se non addirittura probabile) che il capo dell’Amministrazione comunale getti già lo sguardo verso le Comunali 2022. L’esigenza del capo dell’Amministrazione comunale sembra essere quella di proseguire, senza ulteriori «strappi», sino a fine consiliatura, ma anche quella di costruire le basi per un’alleanza ampia e solida in proiezione riconferma. Anche su questo terreno, probabilmente, si misurerà il confronto tra Melucci e Bitetti. Intanto, appresa la notizia, Mimmo Cotugno (Taranto bene comune) ha comunicato che non parteciperà alle riunioni delle commissioni consiliari, «almeno sino a quando non ci sarà l’atteso chiarimento».

Infine, va giù duro, dai banchi dell’opposizione, Giampaolo Vietri (Fratelli d’Italia). Che, in una nota stampa, afferma: «L'ulteriore rimpasto di giunta a Taranto è l'emblema della frammentazione esistente tra chi governa la nostra città. Una politica cittadina rimasta in quest'ultima fase apparentemente coesa per giungere alle elezioni regionali in equilibrio ovvero per opportunismo politico dei gruppi della maggioranza. Terminate le elezioni siamo alla resa dei conti. Si tratta della quinta giunta Melucci che volge al termine e chissà che avverrà nei prossimi mesi quando si avvicinerà il momento di costruire le nuove candidature a sindaco».

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