Emergenza Sanitaria
Scuola, Boccia annuncia a Taranto: «Tamponi a tutti, garantiamo sforzo immane. A settembre si riparte in sicurezza»
La sicurezza sanitaria nelle scuole era una priorità assoluta per il paese, ha sottolineato il ministro
TARANTO - Sicurezza significa interventi immediati delle Asl, dei medici, degli infermieri. Tamponi per tutti perché dobbiamo garantire nelle scuole il massimo della sicurezza. Quando c'è un contagio si interviene immediatamente». Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, oggi a margine della Conferenza Unificata, precisando che «serve uno sforzo immane che il governo garantisce, ed è un lavoro che dobbiamo fare tutti insieme».
«La sicurezza sanitaria nelle scuole era una priorità assoluta per il paese. Con il lavoro congiunto, la massima e leale collaborazione tra il Governo, le Regioni e gli Enti locali, oggi abbiamo ottenuto un grande risultato». Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia commentando l’approvazione, da parte della Conferenza Unificata, del documento elaborato dall’Istituto superiore di sanità sulla gestione dei casi di contagio nelle scuole. La seduta straordinaria della Conferenza si è svolta in videoconferenza dalla Prefettura di Taranto.
Serve «lavorare, approfondire, essere rigorosi e prudenti. Le polemiche non servono a nessuno. In questi mesi abbiamo lavorato tutti insieme con lealtà. Penso che in questo momento chi rispetta le regole dà un contributo al Paese e lavora per gli italiani. Chi fa polemiche predicando caos e distruzione fa solo male al Paese. Chiedo a chi critica di darci dei contributi e farci capire se e dove sbagliamo». Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, dopo aver coordinato dalla Prefettura di Taranto la Conferenza Unificata che ha approvato il documento elaborato dall’Iss sulla gestione dei casi di contagio nelle scuole.
«In questi mesi - ha aggiunto - abbiamo messo in sicurezza il Paese con un lavoro senza precedenti che è sulle spalle di molti lavoratori. Ho ringraziato i sindacati perché hanno fatto un lavoro unico a tutti i livelli, i medici e gli infermieri che hanno salvato la vita e protetto la vita nei mesi che abbiamo alle spalle».
«Oggi - ha precisato - dobbiamo anche fare prevenzione: un grande patto d’acciaio che c'è con i corpi intermedi, i medici di base, con tutte le categorie del settore sanitario».
Per Boccia, «l'Italia sta reagendo perché ha un diritto universale scolpito nella Costituzione che sta garantendo a tutti, indipendentemente dal ceto e penso che di questa cosa dobbiamo essere orgogliosi». «Poi il Governo - ha concluso - deve semplicemente fare il proprio dovere, cioè far sì che questo diritto universale venga rispettato e garantito».
L'APPOGGIO DEL MINISTRO A EMILIANO - «Nella tempesta Covid il presidente Emiliano è stato un comandante molto capace che ha portato la nave Puglia nel porto sicuro della sicurezza sanitaria, e questo glielo riconoscono tutti. Questa regione ha ancora bisogno di una guida sicura come la sua». Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, oggi a Taranto, a margine della Conferenza Unificata in cui è stato approvato il documento dell’Iss sulla gestione dei casi di contagio nelle scuole.
A SETTEMBRE SI PARTE IN SICUREZZA - «Sono sicuro che dal 7 settembre nella provincia autonoma di Bolzano, dal 14 in molte regioni e poi in altre dal 22, 23 e 24 partiremo con le scuole in sicurezza. Quando ci sarà un caso di contagio interverremo, così come siamo intervenuti negli ospedali e in ogni ambito sociale che ci ha visto affrontare l’emergenza Covid». Così il ministro per gli Affari regionali Boccia sull'approvazione, da parte della Conferenza Unificata, del documento dell’Iss sui contagi nelle scuole. Un documento che - ha precisato Boccia - «rafforza i meccanismi di prevenzione e intervento». Il ministro Francesco Boccia ha evidenziato che «i nodi da sciogliere sono sempre tanti e qui cambiano le cose in maniera quotidiana». «L'approccio che abbiamo in questi giorni, in queste settimane - ha sottolineato - è diverso da quello che avevamo a marzo e aprile quando dovevamo lavorare sull'emergenza assoluta e dovevamo portare medici, infermieri, volontari, ventilatori, purtroppo anche bare con le Forze Armate e abbiamo chiesto l’intervento delle forze dell’ordine chiedendo non solo sicurezza ma un aiuto e un sostegno». «Quell'Italia - ha rilevato - s'è tenuta per mano nella drammaticità della vita che era a rischio. Oggi emerge l'Italia della prevenzione e per fortuna abbiamo una rete territoriale sanitaria che noi dobbiamo rafforzare e che il ministro Speranza sta rafforzando ma serve la collaborazione delle Regioni, altrimenti non sarei qui io». «Questo grande lavoro - ha concluso - oggi ha dato questo frutto».
«I sindacati hanno svolto una funzione eccezionale per la tenuta sociale del paese. I lavoratori a tutti i livelli stanno facendo sforzi eccezionali lavorando in condizioni non semplici, così come molte imprese vanno avanti per non perdere quote di mercato, ma perdono valore per la contrazione dei mercati esteri. Questo patto sociale non dichiarato ma reale è figlio della cultura sociale del paese». Lo ha sottolineato il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, nel corso della conferenza stampa seguita all’approvazione del documento dell’Iss sui casi di contagio nelle scuole.
«Quando un operaio completa la giornata rispettando le regole Covid - ha aggiunto - quando un cameriere sotto il caldo di agosto termina la giornata passata anche con la mascherina, così come quando un autista di un autobus completa la sua giornata, non hanno solo lavorato ma hanno dato un aiuto a tutti noi per la sicurezza sanitaria».
«Oltre il centrosinistra c'è solo il centrodestra e le proposte di Fitto presidente i pugliesi le conoscono già perché ha già governato. I risultati? Basta andare sui libri per capire. Gli ultimi 15 anni che hanno consegnato la Puglia alla storia anche positiva del nostro Paese sono quelli del centrosinistra e gli anni precedenti a quelli sono stati gli anni del governo Fitto, anni difficili, bui, che sono sotto gli occhi di tutti». Lo ha detto a Taranto il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, parlando delle elezioni regionali del 20 e 21 settembre prossimi.
«Ho visto - ha aggiunto Boccia - che i leader del centrodestra sono venuti in Puglia: noi li accogliamo sempre a braccia aperte, non abbiamo parole ostili contro di loro e vorrei che leggessero anche loro la storia. Basta andare in giro per capire le condizioni in cui è la Puglia e se si fanno raccontare com'era la Puglia 20-25 anni fa capiranno meglio come ha governato il centrodestra in questa regione».
«Capisco la campagna elettorale, capisco - ha proseguito - le polemiche. Mi piacerebbe vedere qualche proposta in più, leggo solo critiche distruttive (ha detto riferendosi alle critiche espresse dalla candidata presidente del M5S, Antonella Laricchia, ndr)». «Mi piacerebbe capire - ha concluso - quali sono le proposte. Le proposte del Partito democratico e di Michele Emiliano sono chiare».
«Io penso - ha aggiunto Boccia - che se la Puglia è una delle regioni-modello del Mezzogiorno, una delle regioni simbolo del riscatto del Mezzogiorno ed è stata in questi mesi una delle Regioni meglio amministrate nella gestione del Covid, il risultato sia ascrivibile alla classe dirigente di questi anni. Michele Emiliano è stato il simbolo di questa classe dirigente. Se la Puglia è quella che è il merito è di Michele Emiliano e della classe dirigente e dei tanti pugliesi che hanno creduto in questi 15 anni di governo del centrosinistra in una Puglia migliore, in una Puglia diversa».
La Puglia, ha osservato ancora Boccia, «deve andare ancora avanti: transizione energetica, Ilva verde, industria e tecnologia che vanno a braccetto, scuola, tanti investimenti in ricerca. Il Politecnico è diventato un’eccellenza, le Università pugliesi dall’Aldo Moro passando per Taranto, il Salento, Foggia, sono delle eccellenze riconosciute. Questa è la Puglia».
«A me piace - ha concluso - e vorrei fosse ancora più forte. Abbiamo problemi che dobbiamo affrontare tutti insieme anche in agricoltura, la sanità va rafforzata ancora di più e mi piacerebbe parlare di futuro».