VERSO LA RIAPERTURA
Taranto: piano scuole, stanziato un milione
Siglata la convenzione tra il Comune e l’Ufficio scolastico regionale. Le 290 aule saranno dotate di un monitor con un software per interagire in maniera bidirezionale con i 20 tablet degli alunni
Con la Convenzione denominata @ula 3.0, il Comune di Taranto rende tangibile il proprio sforzo di superare l’emergenza Covid e di concretizzare un impegno serio verso le scuole di competenza dell’ente. Ad essere interessata a quella che sembra essere una rivoluzione epocale è attualmente soltanto la scuola secondaria di primo grado, comunemente detta scuola media, in favore della quale ieri è stato varato un documento che mette a disposizione risorse pari da un milione di euro, reperite dal Comune attraverso la stipula di un mutuo, con l’obiettivo di agevolare un salto di qualità nella scuola, oltre che negli strumenti di apprendimento, anche nella didattica.
La convenzione prevede che ogni aula sia dotata di un monitor interattivo equipaggiato con un software didattico in grado di interagire in maniera bidirezionale con i 20 tablet da destinare agli alunni. La dotazione riguarderà circa 290 aule, dove si potrà avviare in forma sperimentale la flipped classroom, “la classe capovolta”: lo “spazio” didattico cessa di essere solo un luogo fisico, ma diventa un’area dove lezione e studio individuale cambiano forma, senza scalfire il tradizionale rapporto studente - docente.
Il documento, oltre a prevedere la fornitura dei dispositivi elettronici, consentirà di ridisegnare anche gli arredi delle aule e di migliorare le infrastrutture immateriali per potenziare la connessione wi-fi, al netto degli interventi eseguiti dai singoli istituti.
La convenzione è stata firmata ieri a Palazzo di Città contestualmente dal primo cittadino Rinaldo Melucci e dalla dirigente generale dell’Ufficio scolastico regionale, Anna Cammalleri; la firma dei singoli dirigenti scolastici verrà apposta successivamente. «Volevamo dare una prospettiva alla ripartenza», ha commentato il sindaco Melucci, qualcosa che incidesse sul cambiamento dello stile di vita dei cittadini di domani. Dopo una lunga serie di incontri con i dirigenti scolastici, speriamo che questa eccellenza nel mondo della scuola ionica possa contribuire a trasformare quello che per l’intero Paese è stato un dramma, in una nuova, grande opportunità».
Pienamente soddisfatta per il risultato raggiunto la dottoressa Cammalleri. «Le istituzioni scolastiche, ha detto, sono andate avanti per anni esercitando le proprie competenze secondo il perimetro che l’ordinamento imponeva. Ora invece, operando uno sforzo intellettuale, prima che giuridico, si è andati oltre, le competenze si sono incrociate, anche in modo creativo, su obiettivi comuni». «Si è trattato di un’azione sinergica a cui nessuno era obbligato, ha aggiunto, ma alla quale ognuno degli attori si è sentito di tendere per realizzare un investimento per il futuro».