Incontrarsi su Twitter condividendo la passione per il cantautore Diodato, e decidere di organizzare una raccolta fondi per Taranto in occasione del suo compleanno. Non è la trama di un romanzo per ragazzi: è la storia di tre giovani, Nunzia Signoriello, Dalma Brucia, e Irene Fiore, che vivono rispettivamente a Trinitapoli (Bt), Londra e Palermo e che hanno messo su il progetto «Facciamo rumore per i bimbi di Taranto» citando la canzone con cui Diodato ha vinto il Festival di Sanremo 2020, e unendosi all'associazione 'Giorgio Forever' per la ricerca oncologica pediatrica. Un regalo al capoluogo jonico, tanto caro al cantautore, e anche a lui, dal momento che agosto (la raccolta fondi si chiuderà il 10) è anche il mese del suo compleanno.
«È nato tutto in modo molto semplice - racconta Nunzia - da una semplice chiacchierata fra amiche. Ci siamo chieste, scherzando, cosa potergli organizzare per il compleanno, e tra il serio e il faceto è uscita fuori l'idea di coinvolgere la sua amata Taranto. Abbiamo fatto un po' di ricerche online su come organizzare una raccolta fondi, e tramite alcuni amici abbiamo contattato l'associazione dedicata a Giorgio Di Ponzio, morto di cancro a 15 anni, nel 2019. Abbiamo conosciuto i genitori, Carla e Angelo, persone meravigliose, e abbiamo deciso di convogliare gli sforzi per la ricerca, lanciando il progetto proprio il 15 giugno, giorno del compleanno di Giorgio».
Un pensiero davvero nobile da parte delle ragazze, che spiegano anche la decisione di chiudere il progetto il 10 agosto, notte di San Lorenzo, anche se il 39esimo compleanno di Diodato sarà il 30: «Ci piace pensare che non sia una coincidenza che proprio nel singolo "Fai Rumore" sia raffigurata una luminosa stella cadente. Quella stella cadente è anche Giorgio, e come lui tutti quelli che non ce la fanno. La ricerca è la nostra unica arma. Ci piace pensare che i pianeti si siano allineati».
Per partecipare alla raccolta basta cliccare su questo link
Ulteriori informazioni sulle pagine Facebook di Facciamo Rumore per i Bimbi di Taranto e Fondazione Giorgio Di Ponzio