Il contagio
Coronavirus, 21 morti e 822 contagi. L'Italia «isolata», giù l'economia. Puglia, restano 3 casi: eseguiti altri 40 test. Molfettese torna a Londra ed è positivo
Altre 4 vittime, due uomini e due donne, tra i 70 e gli 80 anni. In un giorno casi aumentati del 40%. Crollano le Borse
Ad una settimana dall’esplosione del coronavirus in Italia i malati sono saliti a 822, con un incremento in un solo giorno di 230, quasi il 40%. E aumentano anche i morti: ora sono 21 con i 4 registrati oggi, due uomini e due donne tra i 70 e gli 80 anni residenti nelle aree del lodigiano dalle quali è partito il contagio. Sembra dunque non arrestarsi ancora la progressione del virus anche se, lo spiega il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, bisognerà attendere ancora qualche giorno per capire l’impatto delle misure adottate e valutare se sono state sufficienti. Quel che però è già evidente sono i danni economici provocati dall’emergenza: -65% per abbigliamento e ristorazione, -40% per arredo e gli altri settori, piazza Affari che anche oggi ha chiuso in negativo, bruciando 21 miliardi e facendo segnare un -3,58%.
IN PUGLIA RESTANO SEMPRE 3 I CASI
TARANTO - Sono risultati positivi al test del Coronavirus anche il fratello e la moglie del contagiato numero uno in Puglia, il 33enne di Torricella (Taranto), rientrato lunedì sera da Codogno in aereo da Malpensa a Brindisi con volo easyjet 2827. Al momento i Nas stanno eseguendo i controlli a tutti gli altri passeggeri del velivolo, che sono stati messi in quarantena. Acquisiti già gli elenchi. I familiari del 33enne erano già in quarantena preventiva da ieri. Al momento sono ricoverati nel reparto di Malattie Infettive dell'ospedale Moscati di Taranto. I casi positivi in Puglia salgono quindi a tre.
Il fratello e la moglie del 43enne di Torricella sono comunque in isolamento a casa. Il 43enne, che già da ieri non ha più la febbre, è ricoverato nel reparto Malattie infettive dell’ospedale Moscati di Taranto. Le cure, riferiscono fonti dell’Asl, hanno «fatto effetto e il decorso clinico è positivo». Sua moglie e suo fratello, sottoposti a tampone, sono risultati positivi al Coronavirus, e il test sarà ripetuto dopo 14 giorni. «A loro sono stati forniti dei dispositivi di protezione - riferiscono le stesse fonti - e vengono seguiti dai nostri specialisti. Al momento sono asintomatici. La situazione è sotto controllo».
Il sindaco di Torricella, Michele Schifone, ha diffuso sui social un video messaggio con il quale chiede ai cittadini di far sapere se hanno avuto contatti con le persone risultate positive al Coronavirus per attivare il protocollo previsto e di sottoporsi volontariamente al test.
In Puglia sono stati eseguiti oltre 40 tamponi, ma tutti si sono rivelato negativi.
CONTAGIATO UN MOLFETTESE A LONDRA - Intanto un molfettese di 50 anni che vive e lavora a Londra è stato isolato nella capitale britannica dopo che è risultato positivo al Covid 19. L'uomo, figlio di una donna che si sottopone a dialisi, nei giorni scorsi era stato nella cittadina del nord barese per poi ripartire per Londra. Sta bene ed è stato lui stesso a sottoporsi al test in via precauzionale risultando positivo. Non è da escludere che sia stato contagiato durante uno scalo a Milano (avvenuto lo scorso 25 febbraio), la mamma - che è ricoverata al Policlinico ed è in isolamento - non presenta alcuna sintomo. Profilassi comunque per familiari e amici venuti a contatto con l'uomo.
LA COMUNICAZIONE DI EMILIANO - A comunicare la positività dei tamponi degli altri due contagiati pugliesi è stato il governatore Michele Emiliano che in una nota specifica: «L’indagine epidemiologica condotta dal Dipartimento di Prevenzione della ASL della Provincia di Taranto ha identificato i soggetti con i quali è entrato in contatto il paziente di Torricella. Si tratta della moglie e del fratello, ai quali è stato effettuato il test risultato positivo. Entrambi sono in quarantena fiduciaria da ieri. Anche per questi due casi sospetti si provvederà ad effettuare il test di seconda istanza da parte dell’Istituto superiore di sanità. Attualmente sono in corso le attività per sottoporre a permanenza domiciliare con sorveglianza attiva domiciliare i passeggeri del volo con il quale il paziente è rientrato da Milano Malpensa. L’elenco ed i relativi numeri di telefono è stato ricevuto nel pomeriggio dalla compagnia aerea e fatto oggetto di una apposita ordinanza contingibile ed urgente, che sarà notificata attraverso i Carabinieri dei NAS del Comando Provinciale di Bari».
POLICLINICO BARI ASSICURA PERCORSI DIFFERENZIATI: I lavori di implementazione dell’area dell’emergenza-urgenza del Policlinico di Bari hanno consentito di disegnare percorsi riservati di pre-triage e di isolamento in camere a pressione negativa per tutti coloro che dovessero arrivare direttamente e autonomamente al pronto soccorso, con sospetta infezione da Coronavirus. Lo comunica il Policlinico sottolineando che il paziente con infezione sospetta che accede al pronto soccorso in autonomia, senza essere passato dal medico di famiglia o dal servizio 118, viene gestito da un infermiere dedicato all’accoglienza e dotato di dispositivi individuali di protezione, e sottoposto a pre-triage per individuare la presenza di fattori di rischio.
In caso di sintomi è previsto l’accompagnamento nel nucleo di isolamento e di decontaminazione del pronto soccorso e il trasporto protetto nell’unità operativa di malattie Infettive, quindi senza contaminazioni con le sale di attesa e con i pazienti in visita.
Nelle giornate del 4-5-6 marzo è prevista anche una attività formativa monotematica per tutti i medici e gli operatori del Policlinico sulla gestione del caso sospetto biocontaminato e le misure di sicurezza da adottare.
La direttrice sanitaria del Policlinico, Matilde Carlucci, sottolinea che «sono state create due task force, una per il Policlinico e una per il Giovanni XXIII». Il direttore generale del Policlinico, Giovanni Migliore, ringrazia medici, infermieri e tecnici sanitari» che «stanno lavorando con grande professionalità e sacrificio in questi giorni, sostenendo il peso dell’emergenza».