Dopo ok del Miur
Medicina a Taranto, le lezioni forse ripartono dal 20 novembre
La formalizzazione dovrebbe avvenire nella seduta del Senato accademico del 19
Tornano le lezioni di Medicina a Taranto probabilmente dal 20 novembre. Annunciata l’altro ieri dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Programmazione Economica e agli Investimenti, Sen. Mario Turco, la nota ministeriale che autorizza la riattivazione del canale formativo a Taranto è pervenuta agli organi accademici solo ieri. Ad annunciarlo lo stesso ateneo barese. «L’Università di Bari, sentita la Scuola di Medicina – viene comunicato -, provvederà quanto prima ad adottare le opportune deliberazioni acquisito il parere favorevole del Senato Accademico per ciò che concerne le modalità di frequenza delle lezioni. Appena formalizzato questo passaggio, all’inizio della prossima settimana, sulla home page della Scuola di Medicina sarà pubblicato il calendario delle attività che saranno erogate nel canale formativo di Taranto». Fin qui la nota che rimanda ad una formalizzazione che potrebbe avvenire nella seduta del Senato accademica del 19 novembre.
Intanto, è stata rimessa in moto la macchina organizzativa soprattutto per confermare e dare attuazione a quanto annunciato agli studenti che saranno ora liberi di scegliere tra Bari e Taranto. Non pochi erano stati coloro che, tra i 60 immatricolati a Taranto, avevano contestato questa sede e che, poi, avevano accolto con soddisfazione il blocco a Taranto (causato da una nota ministeriale che indicava quella tarantina come sede non accreditata) e il conseguente trasferimento a Bari. Dopo il chiarimento del 30 ottobre al Ministero (quella tarantina non è una nuova sede, ma una sede didattica di un corso regolarmente accreditato a Bari), l’ipotesi di ritorno delle lezioni a Taranto aveva suscitato confusione e delusione.
Non in tutti gli studenti, però, un gruppo dei quali (non solo tarantini) sono ben lieti di poter studiare qui. Ma, a questo punto, chi vorrà potrà rimanere a Bari, assicura anche la nota ministeriale come riferito l’altro ieri dal sen. Turco. A Taranto – avevano sostenuto il presidente della Scuola di Medicina, Loreto Gesualdo – si farà lezione anche con un solo studente. È evidente, però, che c’è l’interesse a far crescere la sede tarantina. «Noi stiamo facendo partire a Taranto un corso sperimentale in Medicina che guarderà molto anche all’aspetto lavorativo. Creeremo una Medicina di precisione per le malattie del lavoro», ha ribadito il prof. Gesualdo che ieri ha incontrato i rappresentanti degli studenti e quest’oggi incontrerà tutti i 300 studenti immatricolatisi a Bari. Vuol parlare con tutti ed a tutti offrire le medesime opportunità incentivanti (borse di studio) che saranno messe in campo dall’amministrazione comunale di Taranto probabilmente destinando a questo le risorse previste per Medicina (250 mila euro) nell’ambito dell’accordo di programma triennale siglato nei mesi scorsi. Ma l’offerta incentivante non sarà solo di carattere economico.
Il prof. Gesualdo insiste, soprattutto, sulla formazione che sarà erogata su Taranto e che, novità assoluta, si avvarrà delle opportunità offerte dal «ospedale virtuale». Anzi, proprio per vedere da vicino realtà di questo tipo, il prof. Gesualdo sarà lunedì presso l’università di Lublino, dotata di strumentazione d’avanguardia in questo ambito. Insieme a lui, ci saranno tra gli altri anche il direttore generale dell’Asl Ta, Stefano Rossi, e la studentessa tarantina che ha sin dall’inizio opzionato convintamente Taranto.
Maria Rosaria Gigante