Denunciato proprietario

Castellaneta Marina, convalidato sequestro lido Albatros

Vittorio Ricapito

Le accuse sono di occupazione abusiva di demanio marittimo, distruzione di bellezze naturali e inquinamento ambientale

Convalidato dal giudice il sequestro di alcune strutture ritenute abusive e inquinanti costruite sulla spiaggia di Castellaneta Marina nello stabilimento balneare Albatros. Lo scorso 5 febbraio guardia costiera e carabinieri per la biodiversità del raggruppamento di Ginosa, insieme ai tecnici dell’Arpa Puglia, hanno accertato la presenza di numerose opere realizzate senza alcuna autorizzazione paesaggistica, ambientale e demaniale e contestato il deturpamento di un’area particolarmente protetta e di interesse comunitario. Il proprietario dello stabilimento e il titolare della concessione demaniale marittima sono stati denunciati per le ipotesi di occupazione abusiva di demanio marittimo, distruzione di bellezze naturali e inquinamento ambientale.

Sotto sigilli sono finite tutte le costruzioni ritenute abusive dagli investigatori e più precisamente una piazzola in cemento armato di 651 metri quadrati, un muro perimetrale per una lunghezza complessiva di circa 140 metri, un manufatto composto da 24 cabine/spogliatoio e altri piccoli manufatti, tutti realizzati in un’area costiera soggetta a vincoli paesaggistici e idrogeologici. Sono stati posti sotto sequestro anche un muretto lungo circa dieci metri, un manufatto di circa 6 metri quadrati che secondo gli investigatori sono stati costruiti abusivamente su area demaniale limitando la libera fruizione del demanio marittimo. Sotto chiave, infine, due pozzi pieni di liquami dove venivano convogliati i reflui dello stabilimento, entrambi privi di autorizzazione e posizionati interamente sul demanio marittimo. In una nota gli investigatori della guardia costiera precisano che saranno svolti opportuni accertamenti tecnico-scientifici per verificare l’eventuale aggravamento delle violazioni in materia ambientale.

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