La denuncia di un autista

Taranto, strade gruviera piene di buche: «Impossibile guidare»

Fabio Venere

Parla Cavallo (Cisl Amat): difficile condurre i bus per 7 ore al giorno

TARANTO - Quant’è difficile la vita di un autista di bus in una città con le strade dissestate? Tanto. E lo spiega una nota che Giuseppe Cavallo, segretario aziendale della Fit Cisl e conducente dei bus dell’Amat, ha inviato alla Gazzetta. Se l’emergenza buche stradali a Taranto è davvero problematica (per usare un eufemismo) per gli automobilisti, lo è ancora di più per chi, invece, è al volante di un autobus. La schiena e il collo, tanto per essere chiari, ne risentono ancora di più.

«Uno dei problemi che stanno mettendo in difficoltà il trasporto pubblico locale nel capoluogo ionico, è la situazione disastrosa - Cavallo non usa mezzi termini - in cui versa il manto stradale della nostra città. Le condizioni meteo avverse degli ultimi tempi - precisa il sindacalista della Fit Cisl - hanno, di fatto, peggiorato una situazione già di per se ai limiti. Leggiamo di risorse destinate proprio al rifacimento della pavimentazione stradale e ciò che chiediamo - insiste l’autista dell’azienda partecipata del Comune - è una particolare attenzione proprio per quelle vie che sono interessate al passaggio dei mezzi di trasporto pubblico». Per questa ragione, Cavallo si rivolge all’assessore Motolese (già responsabile delle Partecipate) e gli chiede di dare la giusta importanza alle note inviate nel passato per far sì che strade come la “ringhiera” «siano ripristinate al più presto, altrimenti tra un po’ balzerà alla cronaca, ma non certo per essere stata inserita nel Pums (Piano urbano per la mobilità sostenibile, ndr)».

Il sindacalista - autista aggiunge: «Via Cariati e via Garibaldi in Città Vecchia sono al limite del collasso, così come le vie Principe Amedeo e Cesare Battisti. Un intero quartiere come Paolo VI, invece, è una gruviera vera e propria tant’è che, nel passato, ci siamo confrontati anche con l’attuale vicepresidente della nostra azienda che ha toccato con mano cosa voglia dire passare 7 - 8 ore al giorno su queste strade». Poi, l’appello finale firmato dal segretario della Fit Cisl: «Chiediamo non solo che si tengano in considerazione i nostri suggerimenti, ma che si presti maggiore attenzione ai lavori che verranno effettuati dalle varie ditte per gli allacci di fogna, telefono, luce e gas poiché una volta eseguiti gli scavi - insiste - per strada restano buche notevoli o “rattoppi” del manto stradale inadeguati. Siamo sicuri che l’assessore sarà sensibile al grido di dolore che gli operatori Amat stanno lanciando, sperando di essere convocati quanto prima per poter magari collaborare nella programmazione dei lavori».

E, contattato dalla Gazzetta, l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Massimiliano Motolese, assicura di «prestare molta attenzione alle problematiche sollevate dagli autisti, del resto provengo dall’assessrato alle Partecipate».
Poi, fa sapere che verranno asfaltate alcune corsie preferenziali e snocciola alcune cifre: «Per intervenire dovunque, secondo alcuni nostri studi, servirebbero 20 milioni di euro. Che, ovviamente, non ci sono. Nel bilancio di previsione 2019, in attesa che il Consiglio comunale lo approvi, sono stati stanziati - precisa - per il rifacimento di strade e marciapiedi 2,5 milioni di euro. Interverremo, da un lato, sulle strade più frequentate ma dall’altro anche su quelle che, in passato, hanno causato molte richieste di risarcimento danni».

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