TARANTO - «Taranto diventerà una città più moderna, europea. Il nostro è un Comune virtuoso e stiamo rispettando quello che avevamo promesso in campagna elettorale». Lo afferma, nella consueta conferenza stampa di fine anno, il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. Che, più volte, spera di «non essere autoreferenziale» nel sottolineare i risultati ottenuti dall’Amministrazione nell’anno che sta per concludersi, ma il filo conduttore si regge proprio su un elenco di dati snocciolati. Anzi, illustrati con delle slide nella sala degli Specchi di Palazzo di Città. Traguardi raggiunti nonostante «ci siano stati degli alti e bassi come accade sulle montagne russe che comunque non hanno impedito al Consiglio comunale di approvare delibere e strumenti di pianificazione importanti». Chiaro, se non addirittura esplicito il riferimento alle difficoltà numeriche (e, quindi, politiche) della sua maggioranza che oscilla pericolosamente intorno alla soglia minima necessaria per proseguire. Eppure «stiamo proseguendo - insiste Melucci - a ritmi abbastanza veloci, nonostante la burocrazia metta in diccoltà anche noi stessi».
Il primo cittadino non ha dubbi: «L’Amministrazione comunale ed il Consiglio hanno lavorato tantissimo collezionando numeri da record. Possiamo finalmente dire che Taranto stia diventando una città normale, moderna e virtuosa. Dopo tempo immemore il Municipio è tornato ad assumere (in realtà, ad esempio nel 2015, ci furono già delle assunzioni, ndr), sta offrendo servizi migliori alla cittadinanza, sta revisionando la propria spesa e chiudendo praticamente tutte le grandi vertenze del passato». In particolare, il riferimento è alla risoluzione, con la definizione di alcune transizioni, di diversi contenziosi risalenti anche a dodici anni fa.
Notizie confortanti anche dal turismo. «I dati ufficiali giungeranno nei primi giorni di gennaio - ammette il capo dell’Amministrazione comunale -, ma ci risulta che i visitatori e i turisti stiano crescendo in maniera esponenziale, e questo non può che portare benefici alla nostra città».
Il 2019, secondo Rinaldo Melucci può segnare il raggiungimento di tappe importanti. Il sindaco sottolinea che «nell’anno che sta per concludersi, abbiamo posto le basi per il futuro e i risultati si vedranno a lungo termine, mentre per il 2019 ci dedicheremo a cose di impatto immediato come la differenziata integrale, la cura del verde, il decoro urbano e la nascita dei primi cantieri tra cui ad esempio quello per realizzare i lavori al Palazzo degli Uffici». Anzi, a proposito dell’immobile che per oltre un secolo ha ospitato il liceo classico «Archita», Melucci non vede l’ora che inizino i lavori e che «vada via da lì quella gru». Tra quest’attesa s’inserisce per l’anno che verrà un sogno. Che il sindaco, in realtà, definisce «una ciliegina sulla torta», riferendosi all’auspicabile via libera per la candidatura di Taranto ai Giochi del Mediterraneo 2025. Entro il prossimo 30 giugno, se ne saprà di più.
La macchina amministrativa è ripartita, ma «ora bisogna accompagnarla e l’economia tarantina potrà migliorare. Spero che gli ultimi anni di amministrazione possano essere dedicati esclusivamente - osserva Rinaldo Melucci - al taglio dei nastri».
In conclusione, il sindaco Melucci lancia un appello agli organi d’informazione: «Taranto ha bisogno di un’immagine positiva, dunque occorre aiutare i lettori a comprendere meglio ciò che il Comune sta realizzando. Le critiche e le polemiche politiche ci stanno - conclude il capo dell’Amministrazione -, ma la normalità di una città passa anche dalle cose positive che vanno evidenziate». Certo, le critiche «ci stanno» come concede Melucci, anche perché lui stesso sicuramente conoscerà il significato etimologico della parola critica (dal greco: analisi e valutazione di qualunque situazione in qualunque contesto).
«Tutti quegli strumenti di pianificazione e programmazione di cui avevamo parlato nella conferenza stampa di un anno fa o sono stati approvati (Duc, Pums, Pinao del porto), o sono conclusi (Dpp) o sono in via di definizione (Piano delle coste). Abbiamo mantenuto le promesse», chiosa un sorridente Melucci.