Comune sotto choc
Taranto, inizia il conto alla rovescia: Melucci ha 20 giorni per ripensarci
Dimissioni firmate alle 14, l’atto è stato inviato in Prefettura. C’è tempo sino al 22 novembre
TARANTO - A Palazzo di Città scatta ora il conto alla rovescia. Se l’1 novembre scorso, Rinaldo Melucci aveva annunciato le sue dimissioni dalla carica di sindaco di Taranto, solo ieri poco dopo le 14 le ha formalizzate. Il provvedimento firmato e consegnato nelle mani del segretario generale, Eugenio De Carlo, è stato poi trasmesso subito in Prefettura per avviare così l’iter che potrebbe portare allo scioglimento del Consiglio comunale. Che verrebbe sostituito da un commissario prefettizio. La legge assegna a Melucci venti giorni per poter fare dietrofront (che iniziano oggi e non - come la Gazzetta ha già spiegato - certo ieri) e ritornare in carica nella pienezza delle sue funzioni. Ha tempo sino al 22 dicembre per farlo. Al momento, però, in molti tra gli addetti ai lavori non credano che il sindaco dimissionario possa fare un passo indietro. Il tradimento di almeno due consiglieri che, nel segreto dell’urna, gli hanno preferito Gugliotti nella corsa alla Provincia, gli pesa molto. Dal punto di vista personale prima ancora che politico. E ricucire questo lacerante strappo non sembra essere assolutamente agevole. Poi, c’è la questione Emiliano. Che probabilmente accetterebbe anche a casa il ritorno del figliol prodigo ma a condizioni politiche, anche in questo, presumibilmente dure da accettare per lo stesso Melucci. Che comunque, digerito il tradimento, potrebbe anche ritrovare la sua (debole) maggioranza per governare sperando di non scendere mai sotto la soglia minima di sopravvivenza (17 consiglieri). Si può fare? Certo, ma il punto è sempre quello che ruota e si alimenta attorno al fattore tradimento. Che sembra difficilmente superabile, anche se non si può escludere nulla. Del resto, per dirla con Otto von Bismark, la politica è l’arte del possibile.
Intanto, a proposito della maggioranza, ieri c’è stata una riunione dei consiglieri comunali di Pd, Psi, Taranto bene comune, Taranto futuro prossimo, Psi, Per Taranto, Centristi e Mutavento. Che, concludendo un documento politico, scrivono: «Pur comprendendo l’amarezza del nostro sindaco Rinaldo Melucci, e comunque rispettando le sue decisioni, auspichiamo che si possa rinnovare un patto di lealtà e di maggioranza, rispetto al programma amministrativo per continuare a governare la città in un momento complicato e di grande cambiamento».
La maggioranza, inoltre, ricorda i risultati ottenuti in questi sedici mesi di Amministrazione Melucci. E nel documento sottolinea «il completamento del risanamento finanziario e la definitiva uscita dal dissesto; la particolare attenzione all’ambiente ed alle questioni sanitarie, della nuova gara sul verde e sulla riorganizzazione della differenziata; l’accelerazione delle procedure - si riporta dal documento - per il nuovo piano urbanistico della città alla rigenerazione dei quartieri periferici; il recupero di importanti fondi per la città - quali ad esempio quelli per il recupero per la biblioteca comunale, della Masseria Solito, per il nuovo campo scuola».