Otto persone sono state arrestate (due sono finite in carcere, le altre sei ai domiciliari) nell’ambito di una operazione antidroga condotta dai carabinieri di Taranto che ha consentito di individuare una lucrosa attività di spaccio di sostanze stupefacenti in alcuni comuni della provincia, in particolare San Giorgio Jonico, Roccaforzata, Monteparano e Fragagnano. Ad altre quattro persone è stato notificato l’obbligo di dimora nei comuni di residenza.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip del tribunale ionico Giuseppe Tommasino su richiesta del sostituto procuratore Giorgia Villa. Le indagini sono state avviate il 23 gennaio 2016 dopo l’arresto del 26enne di Monteparano Alessandro Mancarella (uno dei due destinatari della misura in carcere, l'altro è il 27enne Vittorio Romano), che fu trovato in possesso di 2,3 kg complessivi di sostanze stupefacenti (tra hascisc e marijuana), oltre che di una ingente somma di denaro.
Dalle intercettazioni è emerso, hanno spiegato gli inquirenti, il disperato bisogno di Alessandro Mancarella di recuperare importanti somme di denaro necessarie a saldare i debiti da lui contratti per l’acquisto di stupefacenti da fornitori del quartiere «Paolo VI» di Taranto, ammontanti a 19mila euro. Incaricata del reperimento del denaro necessario era Francesca Toma, 22enne di Roccaforzata, la compagna del 26enne, finita ai domiciliari. La stessa misura restrittiva è stata notificata a Simonpietro Mancarella, ventenne fratello di Alessandro; a Cataldo Tocci, 21enne di San Giorgio Jonico; Mattia Massaro, 28enne di Fragagnano; Antonio Massaro, 24enne di Fragagnano; e Valentina Marinò, 24enne di Monteparano (moglie di Romano). Il ruolo di primo piano assunto da Francesca Toma non era ben visto dal resto del nucleo familiare. Alla 22enne, secondo gli investigatori, erano giunte minacce, indirettamente rivolte addirittura alla sua figlia piccola.