Storie a 4 zampe
Il sogno di Laura: girare il mondo con la sua cagnolina Aruba
Continua il progetto della Gazzetta del Mezzogiorno dedicato ai nostri amici a 4 zampe in collaborazione con Katja Brinkmann
Continua il progetto della Gazzetta del Mezzogiorno dedicato ai nostri amici a 4 zampe in collaborazione con Katja Brinkmann: giornalista, book writer (uno addirittura sulla Puglia) e fotografa tedesca che vive in Puglia da 15 anni. «Amo l’Italia e gli italiani e da quando ho il mio Labrador Sidney, di 2 anni faccio tante conoscenze in più rispetto a prima. È così che è nato il suo blog www.amazingdogstales.com per creare una sorta di album di ricordi tra animali e belle persone incontrati per caso per strada, e che in qualche modo diventano la tua famiglia».
Laura ha un sogno: girare il mondo con la sua cagnolina Aruba
Laura, 42 anni, ha un sogno che capiranno molti proprietari e amanti dei cani: «Mi piacerebbe invecchiare ai Caraibi e prendermi cura dei cagnolini meno fortunati». Una meravigliosa idea, anche se un po' complicata. Non solo perché i Caraibi non sono propriamente dietro l'angolo rispetto a Treviso, città in cui vive, ma anche perché Laura soffre di asma ed è allergica al pelo del cane. L'unica soluzione per avvicinarsi al suo ideale di vita è stata trovare un cane che non perdesse peli: un Cobberdog Australiano, simile al Labradoodle ma purosangue, di razza, ipoallergenico, difficile da trovare ma fantastico da avere. Viaggiare con il suo Cobberdog, Aruba, non è nemmeno facile, eppure ci riescono. E saranno presto in Puglia, così le nostre due figlie potranno rivedersi dopo un paio d'anni, insieme alle nostre cagnoline che si conosceranno. Chissà che non si scopra qualche parentela...
Come ha trovato Aruba?
«Sfortunatamente soffro di asma e i peli del cane non vanno d'accordo con i miei polmoni. Ma li amo, non posso vivere senza. Ho fatto alcune ricerche e ho scoperto il Cobberdog Australiano, una razza non riconosciuta in Italia. Sono stati creati specificatamente per le persone che hanno problemi come i miei. Avevo cercato allevatori in tutta Europa e finalmente ho trovato un posto in Olanda: ho dovuto aspettare anni, la lista d'attesa per questo tipo di cani è infinita. Alla fine Aruba è nata a Markelo il 17 gennaio 2020. Ci siamo scambiati tante foto con l'allevatore e fra i tanti cuccioli che ho visto ho scelto lei: la più solitaria con il pelo più leggero, nonché la più grande di tutti. Io e mio marito siamo partiti a prenderla il giorno prima del lockdown, Aruba non aveva nemmeno due mesi. Se non avessimo deciso di nostra spontanea volontà di andare, chissà quando sarei riuscita ad abbracciarla. Tredici ore di macchina all'andata e altrettante al ritorno, ma alla fine era con noi. Ci ha intrattenuto durante i primi mesi della pandemia e ha reso tutto più semplice. Aruba è Capricorno, come mia figlia e mio marito: non perde peli e non assorbe gli allergeni esterni. È davvero un cane ipoallergenico».
Qual è la cosa che ama di più di lei?
«La sua goffaggine e il suo modo di essere sempre presente e mai invadente... eccetto quando è ora di mangiare. La cosa che amo di più sono i suoi occhi, hanno qualcosa di umano, senza malizia».
Chi è il suo punto di riferimento nella famiglia?
«Stiamo insieme 24 ore su 24, credo di essere io la sua "persona". Però le coccole le riserva soprattutto per mio marito, ne è innamorata, del resto è una femmina».
Quali sono le sue passioni?
«Ama correre libera, specialmente in spiaggia. E le nostre poltrone...»
C'è un 'codice' che usate per comunicare?
«Aruba controlla sempre che io sia vicina a lei. Anche se corre per un po', basta che io le dica 'Ciao Aruba', e lei si fa vedere all'istante».
Chi sarebbe se non fosse un cane?
«Non conosco persone abbastanza pure per essere paragonate al mio cane o ai cani in generale. Per me è sicuramente una seconda figlia, credo darei la vita per lei».
Perché la ama così tanto?
«Battiato cantava 'èerché sei un essere speciale/ed io avrò cura di te'. Aruba è il mio essere speciale».
Con chi resta se voi non ci siete?
«Quando andiamo in vacanza rimane in uno splendido posto che si chiama Tana Dolce Tana. Aruba è molto legata a noi quindi cerchiamo di farla abituare passo passo. La prima separazione è stata molto dura per tutti, ma lei sa che torniamo sempre. Poi è vero, scrivo sempre una lunghissima lista di raccomandazioni da dare a chi si prende cura di lei, sono un po' ansiosa, non posso farci niente. Ma in cuor mio penso che le faccia bene relazionarsi con altri cani. Strano, ma di solito Aruba preferisce la compagnia degli umani. Borbotta se un altro cane invade il suo spazio, è selettiva ma mai aggressiva, semplicemente li ignora. Ma ha un cuore grande».
C'è qualcosa invece che la infastidisce?
«Non c'è niente che non sopporto. Il difetto più grande è che è famelica, non si può lasciare cibo incustodito. Come uno squalo si aggira intorno alla cucina aspettando che tu ti distragga. E poi ha le sue idee. Se non vuole camminare in una direzione semplicemente si ferma e non cammina più».
Cosa vi piace fare insieme?
«Passeggiate in campagna: amo il silenzio, e lei si ubriaca di nuovi profumi».
Un sogno che vorrebbe realizzare insieme a lei?
«Vorrei portarla ovunque, passeggiare a Central Park, guardarla correre su una spiaggia ai Caraibi. È un peccato non poter condividere con lei la bellezze del mondo».
È al 100% un membro della famiglia?
«Puoi scommetterci! È una figlia e una sorella per Mia Penelope, la mia 'figlia umana'. Dorme con noi nel nostro letto, anche se è difficile per lei salire. Ma noi lei diamo una mano. Non so più cosa significa dormire sette ore di fila».
Un consiglio da dare a chi ha o vuole un cane?
«Chi non ce l'ha perde l'opportunità di amare ed essere amato nella maniera più pura al mondo».