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Lecce-Bologna la «palla» a Cacia: «Due squadre in forma, la passione del Via del Mare può essere decisiva»

Antonio Calò

Pur avendo indossato sia la casacca giallorossa che quella rossoblù, il centravanti Daniele Cacia non ha mai giocato la sfida tra l’undici salentino e quello felsineo

LECCE - Ha militato nel Lecce nel 2008/2009, contribuendo alla promozione dalla B alla A centrata con il primato in classifica, e con il Bologna nel 2014/2015, tra i cadetti, partecipando alla scalata in massima serie. Pur avendo indossato sia la casacca giallorossa che quella rossoblù, però, il centravanti Daniele Cacia non ha mai giocato la sfida tra l’undici salentino e quello felsineo che domani, alle 18, infiammerà il «Via del Mare».

«Mi aspetto un confronto frizzante - dice il doppio ex -. Le due compagini sono in grado di proporre un match ricco di spunti interessanti, una gara dall’esito per nulla scontato. Il Bologna è reduce dalla qualificazione alla semifinale di Coppa Italia, un risultato che mancava da 26 anni, per di più ottenuto sul campo dell’Atalanta. Gli emiliani sono in grande spolvero. Il Lecce viene dal colpaccio di Parma, messo a segno con grande merito, esprimendo un buon calcio, soffrendo quando c’è stato da farlo e colpendo al momento propizio. Anche i salentini, pertanto, hanno il morale molto alto e sono in palla».

Cacia è convinto che la partita regalerà emozioni: «Gli ospiti sognano di approdare in Champions per il secondo anno di fila e per farlo devono mettere fieno in casina. Qualcuno ipotizzava che l’addio di Thiago Motta avrebbe creato dei problemi ed invece Vincenzo Italiano, che sino ad oggi, da quando allena, ha sempre fatto bene, è stato bravissimo a dare ai felsinei la sua impronta. Domani, i rossoblù tenteranno di “fare” la partita. I padroni di casa, però, hanno una precisa identità e sono certo che non saranno rinunciatari. Tenteranno di fare male con le proprie armi. Marco Giampaolo, che è un signor tecnico, frenato da alcune vicissitudini negative nel momento in cui era in ascesa esponenziale, è tutto tranne che un difensivista. Ecco perché penso che l’incontro sarà divertente».

Da ex attaccante di razza, Cacia pone l’accento sulle punte che potrebbero incidere sul risultato: «Per i giallorossi è scontato indicare Nikola Krstovic. Il montenegrino è forte, conclude abilmente sia di piede che di testa, vede la porta, sta crescendo ed il credo calcistico di Giampaolo lo sta aiutando a dare il meglio. Con maggiore freddezza sotto porta segnerebbe più gol e prima o poi lo farà perché è un ragazzo che vuole arrivare. I rossoblù dispongono di un pacchetto avanzato di spessore. Sarà assente Jens Odgaard e probabilmente pure Riccardo Orsolini, ma Benjamin Dominguez salta l’uomo come pochi, Dan Ndoye è veloce e Santiago Castro oramai ha preso le misure al campionato italiano. La retroguardia del Lecce dovrà essere attentissima ed evitare gli errori, anche perché la manovra organizzata da Italiano prevede gli inserimenti dei tanti incursori sui quali può contare. Sul piano della qualità complessiva è scontato che il Bologna, che si è cimentato in Champions, abbia più frecce al proprio arco».

Il Lecce avrà dalla propria parte il fattore campo: «I salentini sono seguitissimi ed al “Via del Mare” possono contare sempre sullo stadio stracolmo. La passione dei tifosi ed il loro calore è un’arma in più perché galvanizza chi scende in campo sapendo di potere contare sulla spinta di un pubblico che incita per tutto il match ed anche oltre. So per esperienza cosa significhi».

Dai 27 punti del Torino, undicesimo, sino ai 13 del Monza, ultimo, ci sono dieci compagini in lotta per evitare i tre posti che condannano al declassamento tra i cadetti: «La bagarre è avvincente. Già da alcune stagioni i team coinvolti nella corsa-permanenza sono almeno sette o otto. L’unica squadra che mi sembra in netta difficoltà è quella brianzola. Non tanto perché è in coda ed è staccata, ma soprattutto perché non riesce a fare risultato, stenta a reagire. I biancorossi sono in affanno dall’inizio del torneo. Il Venezia, penultimo, non mollerà facilmente in quanto esprime un buon calcio e strappa qualche punticino. Per le altre ci sarà da sgomitare e da soffrire sino alle battute conclusive. Per restare aggrappati alla categoria bisognerà tirare fuori le unghie».

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