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Un ragazzo in fuga, un reduce e la lotta contro feroci banditi

Alessandro Salvatore

Tratto dall’omonimo romanzo di Jesús Carrasco, Intemperie è un crudo ritratto della situazione in cui versava la Spagna durante la dittatura di Francisco Franco

Una pellicola avventurosa immersa nell’atmosfera western, ambientata nella provincia andalusa di Granada: stasera, alle 21.20, Rai 4 propone il film Intemperie di Benito Zambrano, già regista del cult Solas. Spagna, 1946. La Guerra Civile è finita da anni, le aree interne più desolate del paese sono dominate da povertà e sfruttamento. Per sottrarsi al potere di un latifondista locale per il quale i suoi genitori lavorano come braccianti, un ragazzino si dà alla fuga. Attraversando territori aridi e inospitali, braccato da uomini armati intenzionati a dargli una punizione esemplare, il ragazzo incontra un reduce che ha conosciuto gli orrori della guerra e che ora vive facendo il pastore. Tra l’uomo e il ragazzino nascerà un’imprevista alleanza contro i temuti sgherri.

Tratto dall’omonimo romanzo di Jesús Carrasco, Intemperie è un crudo ritratto della situazione in cui versava la Spagna durante la dittatura di Francisco Franco, raccontata, con un respiro epico, attraverso lo sguardo di un piccolo ribelle, deciso a fuggire da un destino di fame e violenza. Nel cast, il giovane Jaime López affiancato da Luis Tosar, già tre volte Premio Goya. Il più prestigioso riconoscimento cinematografico spagnolo è andato anche alla sceneggiatura di «Intemperie». Si tratta di un film aspro e ruvido, che alla lunga sarà segnato da tonalità di un «survival-movie», con il cuore del racconto insito nel rapporto tra il piccolo protagonista e quel mentore dal volto barbuto e scavato di un Luis Tosar che non finisce mai di stupire, anche questa volta alle prese con un ruolo che gli sembra cucito addosso con precisione millimetrica.

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