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Da delinquente a supereroe una storia cruda e poetica in «Lo chiamavano Jeeg Robot»

 
Nicola Morisco

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Nicola Morisco

Da delinquente a supereroe una storia cruda e poetica in «Lo chiamavano Jeeg Robot»

Lunedì 22 Luglio 2024, 10:43

Lo chiamavano Jeeg Robot, film pluripremiato del 2015 diretto e prodotto da Gabriele Mainetti, su soggetto di Nicola Guaglianone e Menotti, vede come protagonisti Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli, Stefano Ambrogi, Maurizio Tesei e Daniele Trombetti. Il film andrà in onda questa sera alle 21.15 su Sky Cinema Due HD.

Il titolo del film è un riferimento alla serie manga e anime Jeeg robot d’acciaio di Go Nagai, poiché uno dei personaggi principali crede che Hiroshi Shiba, l’eroe della serie, esista nel mondo reale e lo identifica con il protagonista Enzo Ceccotti (Claudio Santamaria). Ceccotti è un ragazzo che vive di espedienti nella periferia di Roma, si nutre di budini alla vaniglia e guarda solo dvd pornografici. Un giorno, inseguito dalla polizia per il furto di un orologio, si tuffa nel Tevere e lì viene a contatto con una sostanza radioattiva, che una volta tornato a casa gli causa un terribile malessere.

Superata la notte e apparentemente guarito, si organizza per un nuovo colpo, commissionatogli da Lo Zingaro (Luca Marinelli), che capeggia una piccola gang di criminali. A casa di uno dei suoi complici, Enzo incontra Alessia (Ilenia Pastorelli) una ragazza con problemi mentali, che si comporta come una bambina, fa fatica a distinguere tra finzione e realtà e ha una vera e propria ossessione per il cartone animato Jeeg Robot d’acciaio.

Durante un incontro con alcuni corrieri di droga, Enzo rimane coinvolto in una sparatoria, si prende una pallottola e fa un volo di diversi metri. Inspiegabilmente rimane illeso e realizza così di avere dei «superpoteri», acquisiti dalla sostanza radioattiva.

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