Due brillanti detective sono costretti a confrontarsi su un vecchio caso di omicidio: il sergente June Lenker, una giovane donna nera all’inizio della sua carriera, e l’ispettore capo Dan Hegarty, ben ammanicato e determinato a proteggere la sua reputazione. Il delitto è avvenuto undici anni prima, ha avuto una fugace notorietà mediatica e poi è stato dimenticato. Una telefonata anonima è il trigger che mette in moto la vicenda, nonostante sia passato del tempo e il caso archiviato, per la famiglia della vittima invece non è cambiato nulla. I due protagonisti, quindi, vengono trascinati in una lunga lotta per porre rimedio a un errore giudiziario. Ambientata nella Londra contemporanea, la serie esplora le questioni razziali e il fallimento delle istituzioni in Gran Bretagna.
Criminal Record è un poliziesco ben fatto e avvincente, dal 10 gennaio in streaming su Apple tv+, creato da Paul Rutman e interpretato dal premio Oscar Peter Capaldi e da Cush Jumbo. Fin dalle prime immagini è chiaro che sono loro, June e Dan, a guidare la serie e a irretire lo spettatore fino alla risoluzione di un intricato puzzle che mette in pista molti livelli di lettura. Una narrazione che regge bene e funziona perché gioca sulla tensione costante tra June e Dan. Mondi differenti che si scontrano, quello che inizia come un dissapore si trasforma in qualcosa di più personale, uno scontro generazionale, un estenuante braccio di ferro, sullo sfondo di una metropoli contemporanea, un melting pot di etnie, lingue e culture che vediamo attraverso lo sguardo di Egarty e June. Tra i registi c’è Jim Loach, figlio del più famoso Ken, vincitore ai Bafta per Save Me.