Sabato 06 Settembre 2025 | 19:23

Bari aspetta Felicia Kingsley, la regina dei romanzi rosa che domina le classifiche

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

Bari aspetta Felicia Kingsley, la regina dei romanzi rosa che domina le classifiche

Appuntamento domani, giovedì 28 settembre, alla Feltrinelli di via Melo dove l'autrice presenta l'ultimo libro «Una ragazza d'altri tempi»

Mercoledì 27 Settembre 2023, 09:59

Ha superato nella classifica dei libri più venduti perfino quello, ampiamente discusso, del generale Roberto Vannacci: «Ma non l'ho letto, non mi incuriosisce, né mi rispecchio nel pensiero espresso in quei pochi estratti in cui sono inciampata». A parlare è Felicia Kingsley, regina italiana della letteratura romantica e architetto modenese, da poco in libreria con l'ultimo romanzo uscito per Newton Compton il 5 settembre, «Una ragazza d'altri tempi», già numero 1 in classifica con 24mila copie vendute solo nella prima settimana. L'autrice sarà a Bari per incontrare i lettori domani, giovedì 28 settembre, alle 17, alla Feltrinelli di via Melo, accompagnata da Ervea Donnini.

Un successo, quello di Felicia Kingsley, che arriva dall'esordio nel 2017 con «Matrimonio di convenienza», a cui è seguita una serie di bestseller tradotti in dodici lingue, che hanno contribuito a incoronarla scrittrice numero 1 in Italia (solo nei primi otto mesi del 2023 ha venduto oltre 600mila copie). Amatissima anche sui social (su Instagram e TikTok ha complessivamente 200mila follower), la «Gazzetta» ha intercettato l'autrice per svelare qualche retroscena dell'ultima fatica letteraria.

Che feedback sta ricevendo da quest'ultimo romanzo?

«Sono sorpresa perché si tratta di un esperimento editoriale. Per la prima volta racconto un'epoca non contemporanea, a cui ho aggiunto un leggero elemento paranormale come il viaggio nel tempo. Non ero certa che il pubblico, abituato a un certo tipo di canovaccio, sarebbe stato aperto a questo tipo di sperimentazione, invece l'accoglienza è stata ottima. Non me l'aspettavo, e neanche il mio editore, è una doppia soddisfazione».

Non è la prima volta che viene a Bari, che impatto ha con il pubblico del Sud?

«È meraviglioso mi sento estremamente appagata. A volte non è facile organizzare le trasferte nelle regioni meridionali, incastrare voli, orari, ma quando c'è la voglia di stare insieme e confrontarsi si trovano sempre soluzioni».

L'ultimo romanzo si discosta dal resto della sua carriera, da dove arrivano in genere le sue idee?

«Da lettrice ho sempre amato i romanzi storici, e nel profondo cullavo il desiderio di cimentarmi in qualcosa di non contemporaneo. Le primissime idee dell'ultimo libro le ho abbozzate più di 10 anni fa: tra i miei appunti c'era questa storia ambientata nella Londra dell'800 che parla di una debuttante, poi l'anno scorso l'idea ha bussato dentro di me, e dovevo trovare un modo per non scioccare il lettore. Allora ho usato una protagonista contemporanea che facesse risaltare luci e ombre di quell'epoca storica, un po' romanticizzata, ma che come tutte ha lati più e meno affascinanti».

Lei è molto attiva sui social, cose ne pensa dei personaggi del web che scrivono libri?

«Dipende da cosa le persone hanno da dire. Non c'è nulla di male a scrivere, bisogna vedere cosa si ha da dire. Alcune storie sono interessanti da raccontare, altre volte è solo un'operazione per produrre un gadget alla stregua di altri. Non necessariamente ci deve essere un messaggio che cambia la vita, ma se c'è un contenuto non c'è niente di male».

La società aveva paura che l'arrivo del digitale avrebbe ammazzato i libri e l'editoria in generale, secondo lei l'Italia in che fase si trova?

«Per come la vedo, l'e-book almeno nel breve termine non arriverà a sostituire integralmente il cartaceo. I lettori appassionati che amano tanto un libro hanno bisogno di possederlo fisicamente. Poi se parliamo di digitale in senso di web, al liceo scrivevo fanfiction (il nome Felicia Kingsley ricalca il mondo di Harry Potter, in cui c'è un personaggio di nome Kingsley Shacklebolt, ndr.), ma lo facevo per puro piacere, senza ambizione editoriale, anche perché il web non era un fatto. Si scriveva allo sbaraglio, era il passaggio successivo allo scrivere sui quaderni di scuola. Oggi è tutto diverso».

Da quando è diventata mamma pensa mai che scriverà qualcosa per suo figlio?

«Scrivere per i bambini è un altro lavoro. Non è così immediato».

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